Apprendere l'Arte del disegno si accompagna a significativi cambiamenti a carico di specifiche aree corticali del lobo frontale e a un potenziamento di capacità cognitive, come il coordinamento tra percezione visiva e azione motoria. È quanto suggerito da uno studio scaturito dalla collaborazione tra ricercatori dell'Università di Hannover e dell'Università di Pechino, in Cina, condotto con rigore e notevole impegno, e pubblicato di recente su Neuroimage.

I partecipanti allo studio, i parametri e le tecniche utilizzate

Allo studio hanno partecipato 35 studenti universitari di età compresa tra i 19 e i 22 anni, metà dei quali hanno seguito per tre mesi un corso di pittura o di copia dal vero presso lo Studio Art Department del Dartmouth College.

Tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti mensilmente alla valutazione di capacità percettive e cognitive come la creatività, la percezione visiva e l'abilità di trasformare la percezione in azione. Inoltre, i 35 studenti sono stati sottoposti a esami di risonanza magnetica sia strutturale sia funzionale grazie alle quali è stato possibile monitorare i cambiamenti plastici del cervello durante i tre mesi di osservazione.

I risultati dello studio

"Confrontando i dati raccolti nei due gruppi di soggetti" commenta Ming Meng dell'Università di Hannover e coordinatore dello studio "abbiamo osservato che i soggetti impegnati nel corso di disegno mostrano un potenziamento delle capacità creative e di coordinazione tra percezione visiva e azione motoria, a fronte di capacità di percezione visiva sostanzialmente immutate.

Inoltre, questo cambiamento specifico delle facoltà cognitive avviene grazie a una riorganizzazione significativa dei circuiti della corteccia prefrontale".

Le conclusioni

"Sebbene non sia possibile in un unico studio identificare tutti i fattori cognitivi e neurali alla base delle capacità artistiche e della loro acquisizione" chiosa Ming Meng "sicuramente studi come il nostro possono gettare nuova luce sui processi nervosi che conferiscono all'essere umano potenzialità sostanzialmente illimitate di generare nuovi concetti, idee e oggetti".