Tra moglie e marito, è il caso di dirlo, è meglio non metterci né tablet né smartphone. Se in passato l'acerrima nemica delle coppie era la televisione in camera da letto, oggi i tempi sono cambiati e si scopre che a dividere i partner sono i dispositivi elettronici. Colpevoli di annientare la libido della coppia.

La notizia ce la riporta un recente studio condotto dall'Università di Cambridge. Secondo l'indagine inglese, dunque, sarebbe del web l'insospettabile colpa di diminuire non solo la voglia, ma anche la frequenza delle coccole sotto le coperte coniugali.

E i dati parlano chiaro: se nel 1990 si parlava di 5 rapporti al mese, oggi le cose sono letteralmente cambiate con i 3 dichiarati ai nostri giorni. La ricerca, seguita dallo statistico David Spiegelhalter e pubblicata nel libro "Sex by numbers", ha evidentemente trovato uno stretto legame tra l'effettiva diminuzione del numero dei rapporti sessuali all'interno delle coppie ed il progressivo avanzamento della tecnologia 2.0, cui siamo giunti oggi.

Inoltre, il ricercatore si è concentrato soprattutto sulle coppie eterosessuali, ovvero quelle ritenute maggiormente a rischio nella possibile caduta del calo del desiderio. "Un tempo c'era un'enorme separazione tra la nostra vita pubblica e quella privata", ha spiegato Spiegelhalter.

"Ora queste due sono assolutamente integrate. Le persone controllano continuamente gli sms, i messaggi di posta elettronica e le chat. Non esiste più quella sorta di tempo libero silenzioso che avevamo un tempo". I dati registrati dalla ricerca inglese rivelano, infine, che gli uomini che hanno partecipato all'intervista hanno dichiarato di avere una media di 14 partner sessuali, mentre le donne 7.

Ovviamente, c'è da precisare, l'indagine è stata eseguita nel Regno Unito. Ma confermano gli esperti si tratti di un trend molto comune in tutti i Paesi, soprattutto alla luce dell'avvento delle moderne tecnologie. Nel caso inglese, la quantità media di rapporti sessuali si è così ridotta in questo millennio: da 4 a 3 nel 2000, sempre considerando il "punto zero" del 1990.

Secondo Spiegelhalter, sebbene sia del tutto difficile individuare le ragioni insite di tale declino, è praticamente certa la "colpa" del ruolo giocato dall'essere sempre e comunque collegati a internet e, quindi, ai più svariati social network. Si può dunque parlare di un altro, dell'ennesimo, falso mito della tecnologia?