Stavano sperimentando nuove tipologie di terreni per coltura cellulare, i ricercatori del "Salk institute for biological studies", in California, nella città di La Jolla, ma si sono trovati di fronte ad una scoperta, che, se confermata, porterà ad un passo avanti nel campo della medicina rigenerativa.

La scoperta

Si tratta di cellule staminali particolari, la cui pluripotenza sembra non dipendere dal periodo di sviluppo in cui vengono a formarsi nell'embrione, bensì dalla loro posizione durante i primi stadi di sviluppo istologico. Come le cellule staminali conosciute fin'ora, anche questa più recente popolazione cellulare sembra essere in grado di dare origine a qualsiasi tipo di tessuto dell'organismo e, probabilmente, a qualsiasi organo del corpo.

Lo studio è pubblicato sulla famosissima rivista Nature, e le nuove cellule staminali sono state ribattezzate "rsPscs"(sigla che sta per "region-selective Pluripotent Stem Cells"). Stando alle dichiarazioni degli scienziati, queste cellule sono potenziali candidate per il futuro affermarsi della medicina rigenerativa, essendo in grado di creare le diverse parti del corpo umano, in base alle necessità di ogni singolo paziente, rendendo di fatto obsoleti gli attuali protocolli di trapianto d'organi, unica terapia attualmente disponibile in medicina per la sostituzione di un organo umano (escluso l'utilizzo di elementi protesici).

Il grande passo avanti, potenziale, nell'utilizzo terapeutico delle cellule staminali, sta nel fatto che la nuova tipologia cellulare, oltre ad essere caratterizzata da attributi spaziali, piuttosto che temporali (come le normali cellule staminali embrionali), è estremamente stabile in coltura.

È infatti possibile coltivare queste cellule in maniera rapida e più semplice rispetto alle tradizionali colture di cellule staminali finora utilizzate a scopo di ricerca o terapeutico. È prevedibile quindi un'ampia diffusione degli studi riguardanti questa nuova categoria di cellule, che porterà conseguentemente allo sviluppo di nuove tecniche di utilizzo in ambito medico-terapeutico.