Sempre molto acceso il dibattito sull'efficacia delle cure alternative, negli ambienti medico scientifici.

Una recente dichiarazione del National Center for Complementary and Integrative Health sembra però fare un po' di chiarezza sull'annosa questione. Durante gli anni della vecchiaia dobbiamo sempre più spesso fare i conti con la nostra salute che peggiora, esponendoci a malattie influenzali, ossee e degenerative di ogni genere. Tuttavia un aiuto sembra ora arrivare dalle medicine alternative, che sono state analizzate in base alla loro efficacia in tutta una serie di disturbi tipici dell'età più avanzata e che diventano sempre più comuni grazie all'allungamento della vita media, che oggigiorno supera abbondantemente i settanta anni, sia per gli uomini che per le donne.

Gli studi effettuati dal National Center for Complementary and Integrative Health sembrano fare il punto della situazione su cosa è efficace e cosa non lo è.

Le cure

In caso di osteoartrite vengono raccomandate le cure termali, il tai chi e l'agopuntura, per dolori del ginocchio, dell'anca e articolari in genere. Il morbo di Alzheimer, così come i disturbi del sonno, può giovare di tecniche di rilassamento progressivo, immagini guidate ed autoipnosi; si sono rivelate inefficaci invece le cure a base di omega 3 e ginko biloba. Per la menopausa sono utili yoga, tai chi e meditazione, che possono aiutare a diminuire le vampate di calore, i disturbi da stress ed ansia ed i dolori. Brutte notizie invece per quanto riguarda l'ipertrofia prostatica benigna, in quanto l'utilizzo del palmetto è stato definitivamente bollato come inutile, smentendo alcuni studi che ne dimostravano l'efficacia.

I casi di Herpes Zooster sembrano beneficiare di sedute di Tai Chi, mentre studi sono in corso per valutare gli effetti di agopuntura e vitamina C. Infine alte dosi di antiossidanti e vitamine sembrano essere in grado di prevenire l'insorgenza della degenerazione maculare nelle persone ad alto rischio di sviluppare questa malattia; tuttavia altri studi hanno definitivamente smentito l'utilità di vitamina E e beta carotene.