Moltissime persone confondono un giorno della settimana con un altro, specialmente il martedì, il mercoledì e il giovedì. Uno studio inglese università di York, Lincoln e Hertfordshire ha condotto un approfondimento sull'argomento e ne ha pubblicato i risultati sulla rivista scientifica internazionale PLoS ONE. Un team di psicologi e ricercatori ha intervistato un gruppo eterogeneo di volontari, riuscendo ad individuare una volta per tutte i meccanismi che ingannano la nostra mente.

Lo studio

Confondere i giorni della settimana, o dimenticare completamente che giorno è, infatti, accade ad oltre un terzo delle persone e non dipende assolutamente dall'età.

Come ha rivelato l'esperimento degli studiosi, questo avvenimento è collegato alle nostre rappresentazioni mentali e al linguaggio naturale in uso nella società. I ricercatori hanno hanno chiesto ai volontari di identificare i vari giorni della settimana con alcuni aggettivi. Ne è emerso che le rappresentazioni più forti era dedicate tutte al lunedì, definito noioso e stancante, e al venerdì, definito, invece, liberatorio e divertente. Martedì, mercoledì e giovedì, invece, presentavano delle caratterizzazioni meno marcate e più confondibili, che hanno fatto imbrogliare gran parte dei partecipanti al test.

Il parere degli psicologi

Secondo il co-autore Rob Jenkins, esperto Dipartimento di Psicologia presso l'Università di York nel Regno Unito, uno dei principali fattori responsabili sarebbe anche quello culturale.

Stando alle sue spiegazioni, infatti, il motivo per cui i giorni infrasettimanali sono così facilmente confondibili deriva anche dalla loro scarsa presenza nel linguaggio naturale. Questo fa sì che si abbiano meno opportunità per formare associazioni rimarcabili, che invece si hanno in grossa quantità per il lunedì, il venerdì, il sabato e la domenica.

Basta pensare, ad esempio, ad alcune delle canzoni pop più gettonate negli ultimi decenni. Diverse hit dei Duran Duran, Genesis, Vasco Rossi, Fabri Fibra, Cure, Max Pezzali e Guccini, contenevano tutte una di queste parole.