La depressione, al pari dell’ansia, sono stati psicopatologici quanto mai diffusi ai giorni nostri, lo dimostra il dato secondo il quale la spesa farmaceutica per l’acquisto di farmaci antidepressivi e ansiolitici è fra le più alte rispetto agli altri farmaci acquistati dagli italiani. Ma un recente studio scientifico condotto da Madhav Goyal della Johns Hopkins university school of medicine e pubblicato sulla rivista Jama internal medicine, porrebbe l’accento sulla possibilità di ricorrere a cure alternative ai farmaci, ed in particolare alla meditazione per contrastare gli effetti più deleteri soprattutto della depressione.

Al lavoro scientifico da poco concluso, si guarda con un certo interesse, avendo coinvolto un cospicuo numero di pazienti, 3500 volontari affetti da ansia ed in certi casi anche da depressione.Questi sono stati sottoposti a meditazione per poco più di mezz’ora al giorno per due mesi. Le conclusioni dello studio sono state positive, avendo dimostrato che gli effetti terapeutici della pratica attuata erano di gran lunga migliori rispetto ai placebo somministrati ai pazienti per lenire l’ansia e per contrastare la depressione.

L'importanza della meditazione nel combattere la depressione

Durante la meditazione, il paziente non si affranca dal problema che ritiene la causa dei suoi sintomi, semmai prende atto delle proprie difficoltà, le accetta e cerca di connotarle all’interno del contesto in cui vive, cercando di razionalizzarle e calibrare la sofferenza indotta dalle proprie difficoltà, dando una risposta quanto più positiva possibile al suo stato emotivo.

Significa che il paziente non rifugge dallo stress o dalle sofferenze, ma analizza col potere della propria mente tutto ciò che lo determina e lo rende più sopportabile. Dai risultati dello studio scientifico è anche emerso, nel dettaglio, che l’efficacia della meditazione è paragonabile a quella raggiunta con un antidepressivo di natura farmacologica fra quelli più utilizzati in questo periodo.

Meno efficace la pratica contro l’ansia e lo stress, così come i riscontri del lavoro scientifico sono stati pressoché nulli nella stabilizzazione dell’umore dei pazienti presi in esame. Stessa cosa per quanto attiene l’attenzione e le abitudini alimentari di tutti i partecipanti al gruppo di studio, che non hanno tratto alcun beneficio dalla meditazione, anche riguardo il mantenimento della propria forma fisica.

"Servono ulteriori studi per approfondire l'efficacia dei programmi di meditazione sia sulla Salute fisica e mentale, sia sullo stress" hanno concluso i ricercatori. Da sottolineare il fatto che lo studio scientifico non vuole escludere l’eventuale terapia medica prevista per questo tipo di pazienti, semmai aggiungersi ad essa o affiancarsi ai farmaci, laddove questi ultimi non abbiano ancora del tutto sortito i migliori risultati sperati.