Sudare freddo, nausea, vertigini e la conseguente voglia di scendere da una barca o da un autobus potranno diventare solo un lontano e sbiadito ricordo, un incubo del passato. Stiamo parlando della cinetosi, ovvero la reazione errata al movimento (mal di mare, mal di auto, eccetera), la quale si traduce soprattutto in vomito e nausea, e che colpisce tre persone su dieci, a volte in maniera così violenta da compromettere un intero viaggio. I farmaci utilizzati per neutralizzarla (pastiglie, compresse, gomme da masticare, ad esempio) non sempre risultano efficaci, inoltre hanno effetti collaterali come la sonnolenza.

Tuttavia, pare che in futuro potrebbe essercene uno molto più potente nonchè innocuo: le scosse elettriche di lieve intensità.

E' difatti opinione comune che la cinetosi sia il risultato di una sorta di corto-circuito nell'elaborazione delle informazioni provenienti dai sensi. Per questa ragione, un team di neurologi facente parte dell'Imperial College London ha pensato di riequilibrare le correnti elettriche cerebrali tramite una piccola scossa, da somministrare applicando due elettrodi alla testa per una decina di minuti. Nei test effettuati sui volontari, a cui venivano applicati per tale minutaggio gli elettrodi, scrive la rivista ''Neurology'', ha funzionato senza effetti negativi: dopo essere stati piazzati su poltrone rotanti per un lasso di tempo, essi non avvertivano alcun sintomo da cinetosi nonostante la simulazione di un movimento ondulatorio.

Adesso già si inizia a pensare alla creazione di dispositivi tascabili o a specifiche app idonee per i nostri smartphone. A tal proposito, secondo il parere del docente Qadeer Arshad, il quale ha coordinato la ricerca: "Nell'arco di cinque o dieci anni chiunque potrà acquistare il dispositivo anti-nausea in farmacia, oppure integrare il gadget negli smartphone, in quanto per ricevere le 'scosse'sarà sufficiente indossare gli elettrodi e attingere direttamente alla corrente che passa nel cavo delle cuffie; sarà un apparecchio che rilascerà la piccola quantità di elettricità necessaria mediante il jack degli auricolari''.

In conclusione, chi soffre di mal di mare, non dovrà far altro che piantarsi un paio di minuscoli elettrodi sullo scalpo, prima di montare ad esempio a bordo di un traghetto, per prevenire ed evitare il sorgere degli odiati e dannati sintomi. Il gruppo di neurologi londinesi è adesso all'opera per procacciare partner aziendali in grado di elaborare un device da lanciare in commercio.

Si pensi che il loro lavoro ha attratto persino l'interesse dell’esercito, che potrebbe utilizzare questo apparecchio per le situazioni più disparate. L'impulso dato dalla corrente smorza le reazioni che causano i classici effetti del mal di mare, che trovano origine nella zona cerebrale deputata ai segnali motori. Sudori freddi e nausea sono infatti la principale risposta data da tale zona del cervello quando esso riceve stimoli visivi e uditivi confusi, dovuti allo spostamento dell'asse di equilibrio.