Una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica "JAMA Internal Medicine"ha messo in evidenza che, seguire la dieta mediterranea e, soprattutto, consumare abbondante olio di oliva, contribuisce ad avere un effetto positivo nella lotta contro il tumore al seno. Lo studio è stato effettuato su 4.200 donne, prese a riferimento tra il 2003 e il 2009, a cura delle università di Pamplona e di Madrid. I risultati sono a dir poco incredibili: riduzione di sviluppo del cancro al seno nel 68 percento dei casi.

Nel 2014, in Italia, circa 48.000 casi di tumore al seno

Sappiamo già, che una dieta ricca di grassi saturi, come ad esempio il consumo di pietanze fritte o carne rossa,tende a fare aumentare la possibilità di sviluppare qualsiasi forma di tumore. Le ultime statistiche effettuate hanno evidenziato che, almeno in un caso di tumore su tre, la causa principale deriva da una scorretta alimentazione. È stato anche dimostrato che, mangiando piatti tipici di una dieta mediterranea (verdura, frutta, cereali, pesce, ecc.), si riduce la probabilità di sviluppo di tumore all'apparato digerente, alla bocca e all'endometrio. Lo studio preso in considerazione dalle università spagnole ha voluto mettere in risalto il fatto che, un regime alimentare adeguato può ridurre l'incidenza di tumore al seno(nel 2014 sono stati diagnosticati circa 48.000 casi nel nostro Paese) in maniera considerevole.

L'uso abbondante di olio di oliva riduce l'incidenza di tumore al seno

In particolare, lo studio effettuato su4.282 donne , con un'età compresa tra i 60 e gli 80 anni, ha distribuito le partecipanti su tre distinti gruppi: uno che si è attenuto alla dieta mediterranea, con un consumo accentuato di frutta secca, un altro che ha seguito un regime alimentare povero di grassi, e l'ultimo che, alla dieta mediterranea, ha aggiunto un consumo straordinario di olio di oliva.

Il risultato, di cui abbiamo accennato in precedenza, è il seguente: chi fa uso abbondante di olio di oliva, in un contesto di dieta mediterranea, ha il 68 percento di probabilità in meno di ammalarsi rispetto a chi segue un regime alimentare standard.