Effettuato anche in Italia il primo trapianto di fegato a cuore fermo.L'equipe del Niguarda, sotto la guida del centro nazionale trapianti,ha portato a termine con successol'operazione: ne dà notizia all'AdnKronos SaluteLuciano De Carlis, direttore della chirurgia generale e dei trapianti a Milano.Fino ad ora i trapianti di fegato in Italia erano sempre stati effettuati da donatore a cuore battente in conseguenza della sopravvenuta morte cerebrale. La novità di questo intervento, eseguito il 3 settembre a Milano, è la possibilità di trapiantare il fegato da deceduto per arresto cardiaco.
Per la legislazione italiana prima di prelevare l'organo si devono attendere 20 minuti per poterne dichiarare il decesso a differenza di altri Stati europei che effettuano il prelievo dopo solo 5 o 10 minuti. In questo lasso di tempo l'organo, specie se è il fegato, si deteriora e diventa inutilizzabile.
La tecnica
Non è nuova ma è già collaudata nel trapianto di reni e altri organi dal 2008. La procedura si avvale della cosiddetta macchina cuore polmoniE.c.m.o. che provvede alla circolazione extracorporea (Extra Corporeal Membrane Oxygenation). Il suo impiego garantisce l'ossigenazione ai tessuti durante la fase di attesa e di prelievo dell'organo che in questo caso è durata di 4-5 ore, durante le quali è stata effettuata la biopsia del fegato e tutte le analisi necessarie.
Tutta la fase iniziale si è svolta all'ospedale San Matteo di Pavia, intervento eseguito daMarinella Zanierato insieme all'equipe di Antonio Braschi. La Zanierato sottolinea come sia stata basilare l'esperienza settennale conseguita nel trapianto renale per affrontare questo nuova sfida nell'intervento per il fegato.
Il paziente operato è un quarantenne instadio terminale della malattia, era stato informato della particolare nuova procedura accettandola.
Dopo il periodo passato in terapia intensiva ormai sta bene e a breve sarà dimesso.Una buona notizia che mette l'Italia in condizioni migliori stante la situazione di una lista doppia rispetto alle disponibilità nel nostro Paese, nonostante la donazione sia a livelli simili che in Europa. Potrebbe aumentare del 10% la speranza per chi attende il trapianto di fegato di poter arrivare in breve tempo all'operazione, anche se pare che nei casi gravi o urgenti si operi addirittura entro le 24 ore.