L'ossitocina sarebbe più inebriante degli stupefacenti. Una forte dose di ormone dell'amore in circolo aumenterebbe la predisposizione a interagire con il prossimo. Le relazioni interpersonali e la corretta convivenza sociale sono alla base dell'esistenza moderna e sono parte integrante della vita quotidiana. Queste consistono, in un legame tra due o più persone i cui pensieri, sentimenti e azioni di ogni singolo individuo incidono sul rapporto, influenzandosi a vicenda e creando così un vincolo di interdipendenza.

Dai risultati diuno studio emerge che l'individuo che sviluppa in maniera maggiore l'ossitocina si relazione sicuramente meglio, diventando fiducioso ed empatico.

Lo studio, condotto dai ricercatori di un' università californiana, ha evidenziato come l'ormone dell'amoresia capace di rendere migliori le interazioni sociali, innescando la produzione di una sostanza che ha un effetto pari a quello rilasciato dalla marijuana. L'ossitocina, nell'animale usato come cavia per questo esperimento,ha suscitato una serie di reazioniche hanno generato il rilascio di anandamide, capace di influire sui recettori legati dal THC, ovvero il principio attivo della marijuana. In soldoni, gli stessi effetti di uno stupefacente.

Ossitocina utile per curare le patologie legate all'ansia

I ricercatorisuppongono che con l'uso di farmaci in grado di bloccare la degradazione dell' anandamidesi potranno curare persone che soffrono di patologie relazionali come l'autismo.

Il rilascio di anandamidepuò essere aumentato maggiorando i valori di ossitocina in circolo. La scarsità di questo ormone nell'organismo espone il soggetto a patologie legate all'ansia. Dalla ricerca effettuata inoltre è emerso che il contatto sociale rafforza la produzione endogena di anandamide spingendo il soggetto a ulteriore contatti, rapportandosi in maniera molto più empatica e con maggiore sicurezza in se stesso. I risultati di questo studio aprono dunque scenari inaspettati sulla cura di molte malattie in cui l'ansia gioca un ruolo fondamentale.