L'uomo pensa sempre al sesso. Nulla di nuovo, sembrerebbe. Infatti, è risaputo da sempre che l’uomo, a differenza della donna, pensi24 ore su 24 a fare l'amore. Uno studio di ricerca ne spiega i motivi. Un gruppo di studiosi internazionali, guidato da Arantza Barrios, dell’University College di Londra, sostengono che il vero motivo di questo "chiodo fisso" si nasconda nelle cellule Mcms, ovvero le misteriose "cellule del male".

Cosa sono le cellule del male

I misteriosi neuroni sono stati individuati nel minuscolo verme Caenorhabditis elegans e hanno la funzione di proteggere e sostenerli.

Si tratta dunque di cellule nervose maschili, scoperte grazie allo studio pubblicato sulla rivista Nature. Queste si sviluppano durante la maturità sessuale e tendono ad alimentare sempre più questo forte desiderio di natura sessuale. Inoltre, spingono l’uomo a ricordare incontri sessuali già vissuti e, con il passare del tempo, fanno in modo che questa necessità diventi una priorità.

L’equipe di ricerca è giunta a questa conclusione quando ha osservato il comportamento delle cellule del male in azione nel cervello, individuate per la prima volta in questo piccolissimo verme di laboratorio. Con l’aiuto del microscopio elettrico, infatti, gli esperti hanno scoperto che il loro compito è quello di rendere prioritario il sesso.

E, quindi, anche l’esigenza del mangiare passa in secondo piano. Ma, secondo i ricercatori, “non tutte le differenze nel comportamento sono determinate geneticamente. Tutto ciò può dipendere anche dall’ambiente che gioca un ruolo importante”.

Dunque, se oggi l’uomo è dipendente dal sesso in maggior misura rispetto alla donna, sappiamo ora il perché.

Sono le cellule nervose maschili a sviluppare questo forte desiderio che oltrepassa anche esigenze più importanti. L’uomo, infatti, a differenza della donna, durante la fase di accoppiamento viene spinto e guidato dall’attivazione degli Mcms, ovvero proprio da tali misteriosi neuroni maschili. Queste cellule aiutano i neuroni a esaudire il proprio bisogno.

Dallo studio è risultato che non c’è nessuna differenza tra il verme Caenorhabditis elegans e l’uomo. Infatti, nel primo sono presenti cellule gliali che, creando i neuroni, li spingono a mantenere un atteggiamento di priorità verso il sesso. Lo stesso avviene con le cellule presenti negli esseri umani le quali, insieme ai neuroni, costituiscono il sistema nervoso.

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