Il titolo di quest'articolo, potrebbe far pensare ad uno di quei post ironici che spesso circolano sul web e che hanno come protagonisti personaggi della vita quotidiana, ignari di essere finiti al centro dell'attenzione. In realtà, ciò che andremo a riportare, è un particolare studio inerente coloro che guidano in autostrada e che di solito compiono lunghi viaggi da una parte all'altra del Paese. Spesso, molti di loro, hanno l'insana abitudine divoler guidare a tutti i costinella corsia centrale dell'autostrada per tanti chilometri, anche quando quella di destra risulta completamente libera.

Lo psicologo - terapeuta fiorentino, Davide Stroscio, ha provato a chiedersi da cosa possa dipendere questa "fissazione", pubblicando una relazione sul magazine "Il Centauro".

Vediamone i problemi e i motivi

Innanzitutto, c'è da premettere che chi viaggia costantemente al centro dell'autostrada,malgrado la corsia destra sia libera, infrange l'articolo 143 del codice stradale. Ma, in questo caso, ci si sofferma sull'aspetto psicologico, come riportato da Davide Stroscio, il quale sottolinea che i protagonisti di questo comportamento hanno dei problemi con il proprio subconscio, e avrebbero bisogno di alcune sedute di psicanalisi.Perché questa ostinazione? Nella spiegazione, l'autore dello studio fa notare che potrebbe essere legata al fatto che un tempo, la corsia più a destra era riservata esclusivamente ai mezzi lenti, quindi a persone timide e indifese.

Di conseguenza, psicologicamente, viaggiare sull'estrema destra diventerebbe simbolo di inferiorità, una situazione che inconsciamente diventa difficile da accettare, perché viene associata a mancanza di virilità. Molti uomini, quindi, preferiscono starne alla larga, perché secondo loro darebbero l'immagine di persone deboli che non sanno guidare, o "poco virili".

Forse la "colpa" è della mamma?

Davide Strosciosostiene che il problema potrebbe essere legato anche al rapporto affettivo materno, ossia il guidatore che viaggia sempre al centro della carreggiata, si sentirebbe protetto come un bambino nel grembo materno, con le due corsie laterali che lo terrebbero lontano da eventuali pericoli, facendolo sentire più "al riparo".

Questo atteggiamento di protezione che dà la corsia centrale, sembrerebbe un problema di mancata maturità dell'automobilistache, volendosi sentire ancora "cullato" dai ricordi d'infanzia, preferisce proseguire il suo viaggio lontano dalla corsia esterna, che lo riporterebbe a ridiventare "adulto" con tutte le conseguenze del caso.

Ciò vuol dire anche che la corsia di destra trasmette all'inconscio un senso di pericolo, perché quando la si percorre è necessario dover stare più attenti ai suoi confini e alle varie uscite stradali. In conclusione, se dopo aver letto questo articolo volete provare a vedere da che parte della carreggiata guidate e vi rendete conto dinon riuscire a "spostarvi" dalla corsia centrale, Davide Stroscio consiglia di prenotare una visita presso un esperto di psico-terapia.