Non è sempre semplice verificare che l’acqua minerale con poco sodio è davvero indicata per una dieta a basso contenuto di sale. Tutte le acque minerali naturali sono comunque soggette alle norme generali del Regolamento UE n.1924/2006, relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla Salute, che sanciscequale sia il quantitativo massimo di sodio da indicare sulle etichette. Questo al fine di garantire un elevato livello di tutela nei confronti di tutti i consumatori, in modo da facilitare le loro scelte. In questo senso anche l’Italia ha emanato un Dlgs n.176/2011, che prevede appunto che l’etichettatura presente sulle bottiglie,dichiarante‘acqua a basso contenuto di sodio o di sale’, possaessere utilizzata solo se il contenuto complessivo di sodio èinferiore a 20 milligrammi per litro.

Purtroppo però nella realtà tale prescrizione spesso non viene rispettata. Con la conseguenza che in tali casi il consumatore, poco propenso a leggere attentamente nel riquadro dell’etichetta la precisa quantità dei componenti chimici, crede di comprare un’acqua povera di sodio ma in realtà non è cosi. Ed è forse questo il motivo per cui su tale problematica è intervenuta la Corte di Giustizia UEcon una sentenza del 17.12.2015 nella causa C-157/14, la quale in breve ha smascherato il falso dell’acqua con poco sodio proprio perché la stessa spesso contiene il bicarbonato oltre al comune sale da cucina.

La Corte UE si pronuncia sul limite di sodio nell’acqua

La Corte di Giustizia UE ha fatto quindi chiarezza sulla questione dell’acqua minerale con basso contenuto di sodio.

I giudici di Lussemburgo hanno sottolineato infatti che sostenere che una determinata marca di acqua minerale sia povera di sodio, riferendosi ad un unico elemento (il cloruro di sodio appunto), è pregiudizievole per il consumatore. La Corte di Giustizia UE precisa infatti che l’acqua minerale non contiene solo il cloruro di sodio ma anche il bicarbonato di sodio.

Il sodio infatti è solo un componente di diverse sostanze chimiche presenti nell’acqua. Quindi per verificare se l’acqua sia indicata per una dieta povera di sale bisogna innanzitutto far riferimento alla somma di questi due valori e questo per evitare di non fuorviare o ingannare il consumatore, in primis per rispettare il principio della tutela della salute umana.

Verdetto della Corte UE sull’illegittimità delle pubblicità ingannevoli

La Corte di Giustizia UE ha decretato quindi l’illegittimità sia delle pubblicità chedelle etichette di bottiglia vendute nei supermercati, quando dichiarano non correttamente “acqua a basso contenuto di sodio ”. A detta dei giudici di Lussemburgo, si dovrebbe inoltre interrompere la commercializzazione di bevande con un contenuto complessivo di sodio (facendo riferimento quindi a tutti gli elementi) superiore a quello previsto dal Regolamento UE n. 1924/2006 e al limite dei 20 mg/l di sodio previsto dal Dlgs n.176/2011. Èinfatti opportuno che tutti i prodotti siano adeguatamente etichettati per dare ai consumatori le informazioni necessarie affinché compiano scelte consapevoli. In questo modo, infatti, si creano anche delle condizioni paritarie di concorrenza per l'industria alimentare.