Poche ore fa su molti quotidiani si fa menzione di 4 italiani che avrebbero contratto il virus Zika. Sembrano presentate come notizie fresche, quando invece pare siano casi di quasi un anno fa. Si dice siano già risolti e questo è positivo. Rimane il fatto che sembra ormai presente in quasi tutto il Centro America.

Cosa sapere del virus

Si stanno studiando correlazioni con altre patologie gravi che possono colpire neonati e adulti. Al momento non si sa molto di questo virus se non che è meglio evitarlo con la prevenzione. Si possono trovare utili cartelli in molti edifici pubblici dei paesi endemici (adatti anche se non specifici per Zika ma riferiti a Dengue e Chikungunya) e su internet, così le come spiegazioni sui sintomi.Come altri denominati Arbovirus, Zika si trasmetterebbe tramite puntura di zanzara Aedes Aegypty (la stesso veicolo di Dengue, Chikungunya e febbre gialla) o a contatto con sangue infetto.

Cosa sapere in Italia

Non è un virus che si riproduce in maniera naturale in Italia e non si trasmetterebbe da uomo a uomo. Le "zanzare tigre" (Aedes Albopictus) sarebbero il veicolo potenzialmente adatto alla trasmissione del virus nel nostro paese a patto che vengano in contatto con una persona contagiata. Per questi motivi, in questo periodo, nel nostro paese il rischio di contagio sembrerebbe remoto. Vista la poca, se non nulla, attività delle "zanzare tigre" in questo periodo invernale, la probabilità di contrarre il virus sarebbe solo a contatto con sangue infetto contagiato in paesi endemici o con trasfusione di sangue. Non per questo bisogna sottovalutare il virus. Si hanno già notizie di accertamenti di persone provenienti da Brasile e da altre zone endemiche.

Questo è positivo perché in questo modo si arginerebbe il presunto virus e si limiterebbe il rischio di contagio al solo ambiente ospedaliero dove si presume ci siano adeguate misure di protezione per gli addetti ai lavori. Rimane la raccomandazione di valutare bene le precauzioni da prendere viaggiando nei paesi endemici, soprattutto nel caso di donne in gravidanza.

Sarebbe il caso di consultare prontamente un medico in caso di sintomi tipici del virus, non tanto per un pericolo di vita che pare non sussistere, infatti non ci sarebbe niente da fare urgentemente in caso di contagio, se non per impedire si estenda ulteriormente causando danni potenzialmente pericolosi non ancora ufficialmente confermati.