In Italia ciò che resta della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (Pma) vieta la donazione di embrioni allasperimentazione.La Consulta ha respinto il ricorso seguito al rinvio degli atti da parte del tribunale di Firenze. Motivo: la decisione è da sede legislativa, la corte non può legiferare. Ricorso avanzato dai legali della coppia per donare alla ricerca embrioni malati. I coniugi a seguito di tentativi di procreazione assistita, proprietari degli embrioni creati in vitro al centro specializzato di fecondazione assistita di Demetra, ne proponevano la donazione alla ricerca, per non essere costretti a crioconservare detti embrioni non utilizzabili ai fini dell'impianto.

La Corte costituzionale ha respinto l'istruttoria per l'audizione di esperti, proposta dai legali della coppia

Elena Cattaneo, tra gli esperti, docente dell'università di Milano e senatrice a vitamanifesta rammarico dopo l'udienza per non aver potuto perorare la causa delle nuove scoperte scientifiche sulle cellule embrionali. Terapie sperimentate con successo nel mondo, sul modello animale, nella lotta contro malattie degenerative come Parkinson, diabete e degenerazione retinica. Spiega che per il Parkinson è in programma il test sull'uomo nel 2018. La senatrice a vita ribadisce che sono prospettive mediche e dati consolidati da non ignorare. La legge 40 sulla procreazione assistita obbliga ad un'ipocrisia essendo permessa l'importazione di cellule dall'estero.

Michele de Luca,direttore del centro di Medicina rigenerativa dell'università di Modena e Reggio Emilia,tra gli esperti, difende la libertà scientifica, l'evidente evoluzione di cui le staminali embrionali sono protagoniste e l'utilizzo clinico iniziale per curare rare e gravissime patologie per cuinon esistono terapie. Continua ipotizzando il prevedibile scenario di pazienti italiani costretti ad andare all'estero.

L'Italia, storicamente forte in questo settorericerca, è ostacolata dalla legislazione e svantaggiata nei confronti di altri Paesi. Paolo Grossi, presidente della corte,riferisce che la Consultaha giudicato in primis l'atto di costituzione degli avvocati della coppia, Gianni Baldini e Filomena Gallo e dell'avvocato dell'associazione Osservatorio Vox, Massimo Clara, palesemente tardivo; secondo che l'associazione non viene riconosciuta titolare di interesse specifico nella questione, trattandosi solo di interessi generali connessi al proprio statuto.Gli avvocati della coppia e dell'Osservatorio Voxnon hanno potuto parlare in udienza.

Baldini, avvocato dei coniugi, osserva che nella situazione legislativa Italiana per fare ricerca bisogna importare dall'estero le staminali embrionali.

Evocato il caso di Adelina Parrillo, vedova Rolla compagna del regista Stefano, morto a Nassiriya e della sentenza di Strasburgo, Grande Chambre. La vedova ricorse per rientrare in possesso di embrioni crioconservati, da destinare alla ricercama non fu accordato. Gallo e Baldini avvocati della coppia osservano che il caso è diverso, lì discuteva del diritto di proprietà. L'avvocato dello stato, Gabriella Palmieri,in nome della presidenza del Consiglio a difesa dell'attuale impianto della legge ha dichiarato in aula i casi non sovrapponibili.

In Italia gli embrioni congelati verranno avviati alla distruzione.

Quando si parla di cellule staminali embrionali non si tratta di veri embrioni ma di un insieme di cellule, i blastometri che presentano il patrimonio genetico di entrambi i partner, non legati solidamente. Il blastocista dopo 3 giorni dalla fecondazione raggiunge lo stadio di morula e avviene la differenziazione delle 16 cellule totipotenti che andranno a comporre i tessuti embrionali.La corte non poteva decidere in favore del ricorso contro una legge dello stato, tocca al parlamento legiferare. Ma resta il fatto che pur essendo contrariper legge alla sperimentazione, la legge 40 realizza il paradosso che in Italia si sperimenta comunque sulle staminali embrionali importandole.