Gli esperti che di recente hanno presentato a Roma il rapporto annuale "Italian Barometer Diabetes Report", hanno snocciolato numeri da paura: come ormai in tutto il mondo occidentale, anche in Italia dilaga l'epidemia di "diabesità", ovvero diabete associato a obesità. Colpa di uno stile di vita troppo sedentario e della modernizzazione: come difenderci? "La prevenzione resta l'unico antidoto possibile - hanno spiegato gli esperti durante la presentazione del progetto - magari anche attraverso una pianificazione urbana. Se le città saranno più vivibili, le persone si sentiranno spinte a muoversi, riducendo così il rischio di sviluppare il diabete a causa dei chili di troppo".

La popolazione mondiale ingrassa inesorabilmente

Il peso medio della popolazione mondiale - secondo i dati riferiti dalla rivista "Lancet" -è cresciuto di circa un chilo e mezzo ogni dieci anni, a partire dagli anni '80: stiamo ingrassando inesorabilmente perché siamo sempre più sedentari. Per questo motivo, negli Stati Uniti è stato individuato il cosiddetto "indice di modernizzazione", un parametro che prevede il rischio di diabete e obesità, calcolato in base alla quantità e al tipo di oggetti di cui si è in possesso: per esempio telefono, frigorifero, internet, TV, auto, cellulare, lavatrice e simili. Si tratta di dispositivi tecnologici ed elettrodomestici ormai irrinunciabili, simbolo della nostra vita moderna, ma anche causa della nostra vita sedentaria e della conseguente obesità.

Gli italiani sempre più obesi

Secondo i dati raccolti dal rapporto presentato a Roma, in Italia è insovrappeso almeno un adulto su due. Dunque, un italiano su sette ha serie probabilità di contrarre il diabete: "Ancora oggi l'obesità viene considerata una condizione estetica - spiega Paolo Sbraccia, presidente della SIO (Società Italiana dell'Obesità) - e non una malattia vera e propria.

Invece l'obesità aumenta di almeno dieci volte il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, oltre ad alcuni tipi di tumore e malattie cardiovascolari; senza contare i disagi psicologici che ne derivano sulla vita sociale e la funzionalità fisica".I dati italiani sono sconfortanti: fra il 2001 e il 2010 sono aumentate di circa due milioni le persone in sovrappeso e di un milione gli obesi.

I connazionali in tutte le fasce d'età con problemi di bilancia, dunque, sono ben 27 milioni.Le cifre: 3,6 milioni di diabetici quasi tutti di tipo 2 (90%) a cui dobbiamo aggiungere un altro milione di persone che non sanno ancora di esserlo; in totale, 8,5 milioni di italiani hanno già il diabete o rischiano di svilupparlo, a causa del loro stile di vita pericolosamente errato.

Una vera epidemia che deve essere arginata

La malattia, dunque, si diffonde velocemente: come arginarla? Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, spiega: "Una concreta speranza potrebbe arrivare da una 'pianificazione urbana', con maggiori aree verdi dove svolgere attività fisica. Gli abitanti di una città risultano molto più dinamici se percepiscono i luoghi in cui vivono come esteticamente gradevoli e sicuri, dotati di ampi spazi verdi e condizioni adatte a stimolare la voglia di muoversi: in questo modo il rischio di contrarre malattie cardiovascolari, diabete e obesità diminuisce sensibilmente, e le aspettative di vita aumentano.

Inoltre, se in una città mancano servizi di base facilmente raggiungibili - favorendo così l’utilizzo dei veicoli privati anche per fare brevi tragitti - si genera una dipendenza da moto e auto con effetti deleteri sia sul Benessere sociale che su quello psicologico delle persone. Per non parlare poi degli effetti sul traffico cittadino, oltre che sul livello di inquinamento acustico e atmosferico".