Da oggi l’alimentazione dei cileni cambia. Da oggi alcuni cibi, tra cui il celebre menù del McDonald’s ‘Happy Meal’ (che, oltre al cibo, contiene una sorpresa giocattolo per bambini) e l’ovetto Kinder sono stati completamente banditi dal commercio.

Basta cibo spazzatura

È l’effetto della ‘Ley de Etiquetados’, la legge che impone alle industrie alimentari di apporre un bollino nero esagonale sulla confezione di quei cibi che hanno quantità eccessive di calorie. Sul bollino comparirà proprio l’avvertimento che il prodotto in questione contiene quantità di grassi, zuccheri, sodio o calorie maggiori rispetto alle dosi giornaliere raccomandate dal Ministro della Salute cileno.

Questi cibi non potranno essere pubblicizzati in televisione durante le ore diurne; la pubblicità sarà consentita ‘in maniera molto limitata’ solo durante la notte. In ogni caso, sarà vietata anche la pubblicità di questi prodotti in ‘versioni alternative’, così come la consegna gratuita in caso di eventi promozionali. Inoltre, per provare a risolvere il problema nella sua fase iniziale, anche nelle scuole, a partire dal prossimo anno, scompariranno tutti i cibi che hanno quantità eccessive di calorie. I nuovi menù saranno a base di frutta e verdura e di alimenti più sani in generale. Nelle scuole verranno dedicate diverse ore settimanali a lezioni per istruire gli alunni sui benefici derivanti da un’alimentazione sana e sui rischi di un’alimentazione troppo ricca di ‘cibo spazzatura’.

Il problema, come detto, sta alla base. Il Cile è il paese dell’America Latina con il tasso più alto di obesità. Nel 2003 gli obesi erano circa 6 milioni, nel 2010 sono aumentati fino a 8,9 milioni, quasi la metà della popolazione totale cilena. In Cile, per i bambini è normalissimo mangiare patatine fritte e bere bibite gassate molto zuccherate come ‘merenda’ a scuola.

Anche carni rosse elaborate, salse di condimento e fritture di ogni tipo sono abbondantemente presenti nella dieta dei cileni fin dall’infanzia. Inoltre basti pensare che il Cile è il primo paese mondiale per consumo di bibite gassate, un consumo maggiore anche rispetto a Messico e Stati Uniti.

La Ferrero farà ricorso

La Ferrero non ha preso bene la decisione del divieto di vendita del Kinder Sorpresa, che proprio per la sua sorpresa, secondo gli ideatori della Ley de Etiquetados, costituisce un ‘gancio’ per i consumatori che li spinge a consumare il dolcetto della Kinder, piuttosto ricco di zuccheri e grassi.

In realtà, in Cile l’ovetto Kinder non è un prodotto di ‘massa’ come in Italia per via del suo costo (l’equivalente di 1,50€ italiani, che per un peruviano con stipendio normale rappresentano una cifra ben più elevata), ma l’azienda nata ad Alba ha fatto sapere che farà ricorso davanti alla legge cilena.