La riduzione del tessuto osseo e il rischio di frattura, colpiscono più del 10% della popolazione, in particolare le donne in post-menopausa.Nel corso della vita, le ossa richiedono un rifornimento continuo di alcuni nutrienti essenziali per recuperare la perdita giornaliera di minerali ossei e proteine, altrimenti vanno in deterioramento (osteoporosi).

Secondo il Nutrition Science della Purdue University, West Lafayette, dell’Indiana, USA, pubblicato in giugno 2016, l’osteoporosi si può prevenire con una dieta idonea, a base di frutta e verdura, pesce grasso e derivati del latte di vario tipo (soia, mandorle, cocco), non necessariamente di origine animale.

Questi alimenti hanno mostrato di possedere tutti i nutrienti necessari ad una buona mineralizzazione ossea e connettivale; ne bastano 3 porzioni al giorno per coprire il fabbisogno giornaliero.

Insieme ad un’attività fisica regolare, rappresentano la scelta di uno stile di vita che previene il rischio di frattura ossea.

Osteoporosi

Il 95% dei casi ha un’origine primaria (nelle donne in post-menopausa, a causa della produzione ridotta degli ormoni); Il 5% deriva da varie cause secondarie (vedi utilizzo di farmaci a base di cortisone, iperparatiroidismo, ipersurrenalismo, malattie infiammatorie intestinali).

L’origine è multifattoriale: insieme alla componente genetica, lo stile di vita (dieta sbilanciata, con apporto inadeguato di proteine e calcio e mancanza di attività fisica regolare), già nell’infanzia e nell’adolescenza, influenzano negativamente il metabolismo osseo nell’adulto.

La salute delle ossa si coltiva, dunque, già nell’infanzia. La massa ossea viene, infatti, acquisita molto lentamente nell’infanzia, ma con l’avvio della pubertà e la crescita adolescenziale, si accresce rapidamente e raggiunge un picco a 12 anni, nelle ragazze e a 14 anni, nei ragazzi.

Alimenti scelti per mantenere il metabolismo osseo

Il tessuto minerale osseo è composto da idrossiapatite (a base di calcio e fosfato), magnesio e tracce di altri minerali; il tessuto connettivale dell'osso da proteine (collagene). Nel processo di rimineralizzazione, i derivati del latte animale hanno mostrato dati contrastanti: alcuni un effetto sfavorevole, altri nessuna azione.

Un bicchiere di latte di origine animale (una porzione), ha rivelato di poter essere sostituito con gli alimenti seguenti: un bicchiere di latte di origine vegetale (soia fortificato, riso, mandorle, cocco, avena), una spremuta di due arance (2 porzioni), una porzione di pesce (circa 150 gr), due porzioni di ortaggi a foglie verdi (circa 400 gr totali).

L’assunzione di frutta e verdura è risultata necessaria, perché fornisce potassio, magnesio, manganese, ferro, zinco, rame, vitamine A, C, E, K, cofattori essenziali per gli enzimi coinvolti nel metabolismo osseo; antiossidanti che possiedono proprietà alcalinizzanti e di fissazione dei minerali, così come i pesci grassi (salmone, tonno, sgombro) e olio di pesce che contengono una buona quota di vitamina D, implicata nell’assorbimento del calcio.