Secondo uno studio effettuato dal Canadian Cancer Trials Group è possibile ridurre la ricomparsa del tumore al seno, prolungando la terapia ormonale da 5 a 10 anni. In questi casi, la possibilità che il cancro si manifesti, si riduce del 34%. Lo studio è stato presentato al congresso della Società americana di oncologia clinica.

Terapie ormonali contro ricadute

Chi è stato affetto da tumoreal seno, può combattere le possibilità ricadute del male, prolungando la terapia ormonale di 5-10 anni. E' quanto afferma uno studio del Canadian Cancer Trials Group.

Lo studio è stato presentato alcongresso della Società americana di oncologia clinica e pubblicato dalla rivista specializzataNew England Journal of Medicine.La ricerca, condotta su più di 1.900 donne in postmenopausa e già reduci da cinque anni di terapia ormonale ha dato esiti incoraggianti in questo senso.

Letrozolo contro placebo

Lo studio condotto dal Canadian Cancer Trials Group ha dato esiti sorprendenti. Le donne testate sono state divise in due gruppi. Al primo è statosomministrato il farmaco anti-tumorale letrozolo per dieci anni (il protocollo ne prevedeva cinque), all'altro il placebo.E' stato possibile rilevare che, il 95%delledonne sottoposte al letrozolo, a cinque anni dalla fine della cura, non ha avuto alcun tipo di ricaduta, contro il 91% di quelle sottoposte a placebo.

Da qui, è stato possibile concludere che, una terapia ormonale più lunga, riduce il rischio di recidività del tumore al seno.

La cura ormonale viene sdoganata, quindi, come cura antitumorale. Da sempre, infatti, le donne cui è stato diagnosticato un cancro al seno in fase iniziale, hanno un rischio di ricaduta elevato. Lo studio in questione, permette, invece, di dare indicazioni precise sulla reale possibilità di guarigione.

Va anche detto che è stato dimostrato come, una cura ormonale prolungata, ha anche un effetto preventivo contro il tumore alla mammella.In Italia, il tumore al seno è, in assoluto, il più comune: 14% degli affetti da cancro, secondo i dati del 2015.