Per definizione, la paraplegia è una condizione che, a seguito di una lesione al midollo spinale, costringe l'individuo che ne è affetto a uno stato di paralisi degli arti inferiori. Tuttisiamo ben a conoscenza dell'impossibilità di ritornare a camminare, tutti tranne Miguel Nicolesis,professore di neuroscienze e professore di neurobiologia, ingegneria biomedica e psicologia presso la Duke University.

Chi si ricorda l'inizio dei Mondiali di calcio del 2014 in Brasile? In quell'occasione si è assistito a una scena commovente: un ragazzo paraplegico di 12 anni, con il supporto di un esoscheletro inventato da Nicolesis, ha calciato il pallone che inaugurò i Mondiali di quell'anno.

Al supporto venne dato il nome di "Andar de Novo", cioè "Camminare di Nuovo".

Paraplegia: nuovi sviluppi

A distanza di 2 anni da quel toccante momento, pochi giorni fa, la Walk Again Project (WAP), un'organizzazione internazionale di ricerca non-profit guidata da Nicolesis, ha pubblicato la sua prima relazione clinica, che descrive i risultati a dir poco miracolosi ottenuti su 8 pazienti affetti da paraplegia clinicamente definita cronica. Questi uomini sono stati seguiti da un'équipe composta da neuroingegneri, neuroscienziati e persone altamente specializzate per un intero anno, da gennaio a dicembre del 2014. Alcuni di loro versavano in quella penosa situazione da più di un decennio.

Nonostante i presupposti risultavanotutt'altro che positivi, i pazienti, grazie a un'interfaccia cervello-macchina accuratamente progettata e grazie a un esoscheletro a motore, non solo sono stati in grado di muovere volontariamente gli arti inferiori, ma hanno anche percepito quelle sensazioni spesso date per scontate dalle persone non affette da questa patologia, come il tatto e il dolore.

Continuando ad allenarsi instancabilmente, i pazienti hanno anche ottenuto un miglioramento della loro funzione cardiovascolare e importanti livelli di controllo su quei apparati colpiti anche loro dalla paraplegia, in quanto situati nel basso addome, quali la vescica e l'intestino. Una ricerca che, in relativamente pochi anni, ha già conseguito risultati sbalorditivi, che potrebbe portare alla totale sconfitta della paraplegia e potrebbe far assaporareancora una volta alle persone che ne sono affette il sapore della libertà.