La Scienza conferma che l'utilizzo di cannabinoidi sarebbe efficace per vincere la lunga battaglia che da anni si è instaurata contro i tumori, ed è da tempo che la cannabis terapia è ritenuta necessaria dalla medicinaper lottare contro il dolore cronico dei pazienti oncologici e portare sollievo ai danni 'regalati' dalle indispensabili chemioterapie a cui i soggetti colpiti sono sottoposti. Oggi sono in tanti, in tutto il mondo, a ricevere appropriate cure utilizzando i principi attivi della cannabis, pianta da troppo tempo considerata illegale e che, 'portata' in Parlamento dal primo sostenitore del decreto per la sua liberalizzazione, Benedetto della Vedova, si vede 'scontrare' con 2000 emendamenti delle fazioni 'contro' che andranno discussi nel mese di settembre.

I risultati delle ricerche scientifiche

Sempre più spesso la scienza fa comprendere che gli studi portati avanti sugli effetti della cannabis, sono proseguiti alla ricerca di una possibile speranza che questa 'miracolosa' pianta potesse, invece che lenire solo i dolori e le concause portate dai tumori, guarirli direttamente e definitivamente. Una delle scoperte più decisive fu comunicata in fase 'preliminare' dal giornale Haaretz, sulla Technion-Israel Institute of Technology della città israeliana di Haifa. Quegli studi portati avanti per tutto il 2015, furono rivolti a 200 tipi di cellule tumorali 'trattate' con 50 varietà di cannabis; queste portarono a scoprire la loro capacità di rallentare la crescita tumorale se non, addirittura, causarne la morte cellulare e la progressiva guarigione del paziente.

Scienza e cannabis contro i tumori

Molti risultati sugli effetti della cannabis sui tumori, hanno trovato conferma equipollente con quelli dei ricercatori dell'Università degli Studi di Camerino, la stessa Maria Beatrice Morelli, capo della ricerca italiana, fu lieta di comunicare che i cannabinoidi risultassero avere dei lipidi bioattivi con margini di reattività molto ampie, elementi necessari sperimentati per combattere e arrestare il ciclo cellulare dei seguenti tumorisu diverse specie animali: glioma, cancro al seno, alla pelle, alla prostata e al colon.

Così, grazie a tutte queste ultime scoperte portate avanti dalla scienza medica, resta ora da comprendere quali siano i dosaggi e le combinazioni di cannabinoidi da somministrare, al fine di ottenere un efficace riscontro sui tumori portando la guarigione del malato.

In favore di una decisione parlamentare

Oggi una serie di ricerche e di studi scientifici continuano a confermare come i cannabinoidi tanto 'odiati' da alcune fazioni politiche del Governo italiano siano in grado di 'frenare' la crescita tumorale e addirittura portarla alla scomparsa; ma non basta, perché la scienza medica ha identificato nella cannabis, flavonoidi e terpeni, cioè, agenti capaci di dare risposte terapeutiche importanti se combinati con i cannabinoidi.

Tutte le proprietà positive che la scienza ha riscontrato nella cannabis non potranno restare nascoste e quindi saranno riportate puntualmente in prima pagina su tutti i media quando la riunione del Governo, che a breve dovrà pronunciarsi in merito al decreto liberalizzazioni che potrebbe legalizzare il suo 'utilizzo', seppur con tutte le restrizioni che siamo certi ne conseguiranno, avranno motivo di riflessione e ripensamento su quella frangia di persone indecise che un giorno potrebbe averne bisogno.