Zucchero e bambini: si sa quanto i piccoli di qualsiasi età siano golosi di dolci, bibite gassate, caramelle, insomma verso tutto ciò che contiene zucchero in larga misura. In un’epoca dove i problemi di obesità sono alle stelle, si discute da tempo di questo problema e in ultimo lo stesso studio americano American Heart Association, condotto dalla pediatra e nutrizionista Miriam Vos, che ha confermato quello che è stato detto da più associazioni: i bambini devono mangiare meno cibi che contengono lo zucchero ed avere un’alimentazione più sana, composta soprattutto di frutta e verdura.
Già l’anno scorso l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) aveva raccomandato anche agli adulti di non superare i cinquanta grammi al giorno, pari a circa dieci cucchiaini di tè.
Lo studio American Heart Association: scoperte e consigli
Divieto assoluto di mangiare lo zucchero per i i bambini fino a due anni e dopo assumerne solo venticinque grammi al giorno pari a sei cucchiaini di tè. Lo studio condotto da questi esperti punta alla prevenzione di molte malattie causate proprio daquesto alimento: diabete, obesità e altri problemi di salute riguardo arterie e cuore. Secondo questo studio, pubblicato su Circulation, i bambini che ingeriscono troppi cibi ricchi di zuccheri tendono a trascurare gli alimenti sani come frutta e verdura avendo grande difficoltà ad abituarsi ad altri gusti.
Inoltre lo zucchero bianco è privo di qualsiasi sostanza nutritiva impoverendo l’organismo.
Studi condotti e misure di prevenzione
Un’indagine europea pubblicata nel 2015 con il nome di Idefics, afferma che in Italia si è ben lontani da quelle quantità. I bambini dai due ai nove anni raggiungono gli 87 grammi giornalieri, pari a quindici cucchiaini, il doppio della quantità consigliata.
Lo studio Okkio, pubblicato sempre lo scorso anno, ha confermato che ogni bambino beve almeno una bibita gassata al giorno, mentre uno su due non mangia proprio la frutta. Diversi i provvedimenti presi dagli Stati. Solo qualche giorno fa in Gran Bretagna è stata inserita una tassa sulle bibite zuccherate che entrerà in vigore nel 2018. Simili provvedimenti sono stati presi in passato anche in Messico, Francia e Belgio.
Nel 2012 venne lanciata la stessa proposta in Italia ma subito accantonata nel disinteresse di tutti.