L'équipe di ricerca del Los Alamos National Laboratory e del Wellcome Trust Sanger Institute guidata da Ludmil Alexandrov ha effettuato degli studi sulle sequenze del dna di circa 5243 cellule prelevate da 17 diversi tipi di cancro in un campione di fumatori e non.

Lo studio dà un ulteriore conferma del nesso tra consumo di sigarette e presenza di cancro, poiché osservando i tipi di mutazione genetica nel dna di chi fuma è stato possibile ricostruire il processo che porta una cellula sana a diventare una cellula tumorale. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Science ed essa sostiene che con una media di un pacchetto di sigarette al giorno si possono presentare circa 150 diverse mutazioni genetiche a livello dei polmoni, circa 97 per la laringe, 39 per la faringe, 23 per la bocca, 18 per la vescica e 6 per il fegato, considerando anche le mutazioni indirette per le quali, tuttavia, non si hanno ancora dati completi.

Si tratta di una ricerca molto importante in quanto si conosce quasi tutto dei tumori attualmente presenti in medicina, ma non molto delle cause scatenanti o comunque dei processi che portano le cellule a diventare cellule tumorali. Nel tabacco della sigaretta sono state trovate circa 70 sostanze cosiddette "mutagene" che hanno la capacità di "rimescolare" la sequenza del dna. Alcune tipologie di mutazioni sono alquanto interessanti, come ad esempio la mutazione numero 4, che è una delle più dannose e che colpisce direttamente i polmoni e la laringe, in quanto di tratta di una mutazione legata ud un particolare composto chimico che è presente nel catrame delle sigarette. Le mutazioni 2 e 13 sono invece due tipi di mutazioni che colpiscono indirettamente la vescica attraverso un particolare processo molto complesso che riguarda il filone di studi sull' "archeologia del cancro", nato circa 20 anni fa.

Ci sono anche mutazioni di origine ancora sconosciute, come la 5, che dipende dall'età della persona al momento della diagnosi e può trovarsi in ogni tipologia di cancro.

La conclusione, anche se può sembrare scontata, è che effettivamente il fumo aumenta il rischio di cancro, ma adesso se ne conosce il motivo genetico che è dato dall'aumento della frequenza delle mutazioni genetiche dovute al frequente uso delle sigarette.