I ricercatori del Department of Dermatology, Maulana Azad Medical College (New Delhi), dopo un’attenta valutazione dei lavori prodotti finora sull’associazione psoriasi-qualità della vita, ne hanno pubblicato le osservazioni più interessanti e significative.
Il primo passo importante nella prevenzione e nel trattamento della psoriasi è risultato essere la comunicazione paziente-operatore sanitario, per controllare il più possibile la malattia, mediante dieta equilibrata, terapia farmacologica e regole generali (riposo ed emollienti).
L’alimentazione adottata è stata di tipo antinfiammatorio (carboidrati con basso indice glicemico, senza glutine, pesce e semi oleosi, carichi di omega-3, frutta e verdura), ed ovviamente priva di alimenti ad effetto infiammatorio (carboidrati raffinati, grassi saturi e trans).
E’ necessaria anche l’eliminazione di fumo e alcol, entrambi fattori di insorgenza e peggioramento della psoriasi; in particolare l’alcol ha mostrato anche effetti collaterali, quando combinato con alcuni farmaci anti-psoriasi come il metotrexate o l’acitretina.
Il mantenimento di un peso corporeo normale ha ridotto in modo significativo la gravità della psoriasi e l’artrite psoriasica.
L’ammollo del paziente in acqua tiepida, con olio da bagno o farina d’avena, seguito dall’applicazione di emollienti (vaselina e creme spesse) dopo il bagno, ha incrementato l'idratazione, ridotto il prurito e l’arrossamento. Gli antisettici, invece, sono stati evitati per non irritare la pelle.
Psoriasi
E’ una malattia autoimmune con predisposizione genica, infiammatoria cronica della pelle che colpisce circa il 2% della popolazione mondiale; i pazienti riportano spesso sentimenti di ansia, rabbia e depressione a causa della perdita di fiducia in se stessi, del dolore, del disagio psicologico e della disabilità fisica.
Ha un elevato impatto socio-economico sulla vita; per questo è importante identificare gli obiettivi dell’individuo e preparare un piano di trattamento adeguato. Gli studi hanno dimostrato che lo sviluppo di un sistema di supporto (amici, famiglia, consulenti, medici, infermieri), e di divulgazione della natura non contagiosa della psoriasi, diminuisce l'impatto negativo sulla qualità della vita, la depressione e il disagio sociale.Lo stress emotivo può influenzare lo sviluppo ed il peggioramento della psoriasi nel 60% (circa) dei pazienti; le tecniche di rilassamento come yoga, training autogeno e psicoterapia, da aggiungere alla terapia farmacologica, producono, quindi, un beneficio significativo sullo stress.
Cibi funzionali e meccanismo di azione
Pesci grassi come sgombro, sardine, salmone, aringhe - ricchi di acidi grassi polinsaturi omega3 - hanno dimostrato di modulare la funzione immunitaria: sono, dunque, un utile complemento nel trattamento della psoriasi. Nelle lesioni cutanee della malattia è stata anche osservata la sovrapproduzione di eicosanoidi, derivati dell'acido arachidonico, ad azione proinfiammatoria.
La dieta priva di glutine ha, inoltre, attenuato la gravità della psoriasi nei soggetti ipersensibili al glutine (gluten-sensitive, diagnosticati con un aumento di anticorpi anti-gliadina IgA e/o IgG nel sangue).
Alimenti integrati con vitamina B12 e antiossidanti sono stati utili nei pazienti con la psoriasi: la vitamina B12, in particolare, è stata in grado di influenzare la psoriasi, sia mediante azione sulla sintesi degli acidi nucleici che per gli effetti immunomodulanti sui linfociti T e le citochine infiammatorie.