Una scoperta che potrebbe rivoluzionare la vita di milioni di persone in tutto il mondo, ora la calvizie non sarà più un problema e la ricrescita dei capelli potrebbe diventare finalmente realtà. Uno studio ha scoperto che alla base della ricrescita dei capelli ci sarebbe come protagonista principale del nostro corpo l'insulina. Ora la sostanza salvavita per milioni di persone affette da diabete diventerà la salvezza anche nel campo estetico e medicinale inerente al contrasto di patologie come l'alopecia.

Addio alopecia e diradamento dei capelli

Non solo un fattore estetico ma anche psicologico, quello che colpisce i soggetti che sono affetti da patologie che prevedono la perdita dei capelli o, comunque, come spesso accade nelle donne, il diradamento o sfoltimento di questi ultimi.

A metterlo nero su bianco, depositando il protocollo della nuova scoperta che cambierà la vita di milioni di persone, è l'azienda HairClinic. Gli esperti dell'azienda, infatti, hanno confermato il deposito del protocollo inerente l'utilizzo dell'insulina per il trattamento finalizzato al contrasto della caduta dei capelli, denominato bSBS.

L'insulina andrebbe ad agire, stimolando la ricrescita dei capelli

Il protocollo bSBS, proprio come spiegato dagli esperti di HairClinic, prevede l'utilizzo dell'insulina nei follicoli non ancora morti, e stimolerebbe la parte trattata alla ricrescita del capello. Secondo gli esperti, infatti, una parte del protocollo inerente alla medicina rigenerativa, denominato hCRP, prevede l'isolamento delle cellule migliori prelevate dal sangue del paziente stesso che, unite in laboratorio con le molecole di insulina, ed iniettate nelle zone soggette ad alopecia, riuscirebbero a rimediare ai danni causati dalla patologia.

Il trattamento attualmente è tra quelli che ha avuto migliori risultati e che, grazie alla constatata durata nel tempo, rappresenta una vera e propria cura per la perdita dei capelli garantita e non invasiva, riducendo al minimo i rischi ed eventuali effetti collaterali, che altri tipi di interventi di chirurgia estetica invasivi precedenti hanno dimostrato di avere.