In tutte le farmacie del Piemonte sarà presto disponibile la cannabis ad uso terapeutico. Questo quanto annunciato dall’assessore piemontese alla Sanità, Antonio Saitta, durante un convegno indetto dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Torino. L’assessore, a questo proposito, ha sottolineato quanto sia necessario consolidare il ruolo dello Stato in quanto “esattamente come per i vaccini, il federalismo sulla cannabis non ha senso” dichiara Saitta.

La fase sperimentale della cannabis ad uso terapeutico

La Regione Piemonte, successivamente ad una prima fase sperimentale ad oggi effettuata solamente nelle farmacie ospedaliere, a breve estenderà la fornitura della cannabis ad uso medico in tutte le farmacie della regione, come previsto dalla legge regionale n.11 del 201-5.

L’obiettivo è quello di poter migliorare la comprensione degli effetti della cannabis nelle terapie dando un contributo concreto per rafforzarne le evidenze scientifiche in tutto il Paese.

Il pioniere della cannabis ad uso medico è Israele

Israele è considerato un vero e proprio pioniere della cannabis ad uso terapeutico, tanto da aver indetto il primo corso accademico dedicato a questo settore presso l'Università di Ariel, scrive il Jerusalem Post. Il corso, pensato per gli studenti di medicina, è stato riconosciuto dal Consiglio per l'istruzione superiore e prevede lo studio della storia della marijuana medica, il suo quadro giuridico e la sua giurisprudenza, i principi attivi della droga, i potenziali usi clinici anche nel campo della psichiatria, la coltivazione di cannabis e varie tecnologie ad esse associate.

Solo nel 2016, i medici israeliani hanno prescritto la cannabis per quasi 25.000 pazienti affetti da cancro, epilessia, stress post-traumatico e malattie degenerative.

Israele si sta anche concentrando sul marketing, l’esperienza agricola e la tecnologia medica, nella speranza di diventare un punto di riferimento mondiale nel settore della cannabis ad uso medico.

Alcune società statunitensi hanno investito quasi 50 milioni di dollari per l'acquisizione di brevetti israeliani sulla marijuana medica, agro-tecnologia e start-up legati alla cannabis e altre società di ricerca e sviluppo.