Anche all'aria aperta l'odore della sigaretta è fastidioso. La puzza di fumo si appica addosso e, a un non fumatore, viene l'istinto di tossire. In Svezia succede lo stesso se un qualsiasi amante delle sigarette si avvicina a uno dei cartelloni pubblicitari voluti, finanziati e promossi dalla farmacia Apotek Hjartat che, grazie alla rivoluzionaria campagna antifumo, si sta facendo conoscere in tutto il mondo.

La campagna antifumo svedese

Accanto a cartelloni pubblicitari ad altezza uomo, infatti, sono collocati speciali sensori in grado di cogliere l'odore di sigaretta.

Succede così che l'immagine ferma del cartellone prenda vita e l'uomo in bianco e nero ritratto inizi a tossire rumorosamente a pochi passi dal fumatore che non può che rendersi conto di quanto stia accadendo. Lo spot, però, non si limita a un colpo di tosse. "La nostra missione - spiega l'attore nel video sottostante - è quella di aiutarvi a vivere di più e meglio".

"Nuovo anno, nuove soluzioni" recita il cartellone intelligente prima di promuovere l'utilizzo di prodotti farmaceutici a base di #nicotina adatti a coloro che vogliono togliersi il vizietto per le bionde. Apotek Hjartat ha condiviso la clip dello spot su Youtube mostrando la reazione delle persone che si sono imbattute nella campagna antifumo.

Se qualcuno rideva e altri si scansavano, la maggior parte dei fumatori si è mostrata interessata all'offerta del claim. Accanto ai cartelli, inoltre, sono stati posti dei posacenere in caso qualcuno, punto sul vivo, decidesse di smettere con le sigarette proprio in quel momento.

La giornata per i diritti dei non fumatori

Proprio oggi, 10 gennaio, ricorre la giornata mondiale per i diritti dei non fumatori.

Solo in Italia, ogni anno, il fumo passivo è responsabile di 600.000 morti. Intanto il numero di fumatori nel nostro Paese non accenna a diminuire con 11,5 milioni di italiani che non sanno rinunciare al tabacco. Si tratta del 22% della popolazione complessiva. Il consumo medio è di 13 sigarette al giorno che danneggiano sì i fumatori, ma anche chi li circonda lasciando in ambienti chiusi almeno 69 elementi potenzialmente cancerogeni. Cosa succederebbe se una simile campagna pubblicitaria arrivasse anche nelle nostre piazze?