L'infertilità è da sempre giudicata una delle cause di crisi nella vita di coppia, e ha anche effetti negativi sulle donne in termini di ansia e depressione. La anovulazione (cioè la mancata ovulazione durante il ciclo mestruale) rappresenta circa il 30% dei casi di infertilità femminile.

Mentre da un lato è conosciuta l'importanza di alcuni fattori di stile di vita come l'attività fisica, dall'altro la relazione tra esercizio fisico e ovulazione è multifattoriale e complessa, e finora non c'è alcuna chiara raccomandazione concernente regimi di attività ed esercizio fisico.

L'obiettivo di uno studio pubblicato a fine dicembre 2016, dal titolo "Effect of Exercise on Ovulation: A Systematic Review", è stato quello di valutare sistematicamente gli effetti dell'attività fisica sull'ovulazione e di discutere i possibili meccanismi coi quali l'esercizio fisico è in grado di modulare l'ovulazione durante l'età fertile nelle donne.

Utilizzando specifiche parole chiave, sono state cercate pubblicazioni passate, considerando sia studi di osservazione che interventistici, oltre a studi di combinazione esercizio/dieta. Gli studi che invece non riportavano risultati come anovulazione/ovulazione oppure morfologia ovarica sono stati esclusi. Ebbene, in totale sono stati giudicati rilevanti dieci studi interventistici e quattro studi di osservazione di coorte.

Questi ultimi mostravano che un'intensa attività fisica (oltre 60 minuti al giorno) porta a un aumento del rischio di anovulazione, mentre 30-60 minuti al giorno di esercizio fisico sono associati a una riduzione di rischio di infertilità anovulatoria. Dei dieci studi interventistici analizzati, invece, tre riguardavano l'effetto dell'esercizio fisico sull'ovulazione in donne sane, e solo uno ha mostrato come risultato una significativa interruzione dell'ovulazione.

Gli altri sette studi si occupavano degli effetti dell'esercizio fisico su donne in sovrappeso/obese e affette da sindrome di ovario policistico o infertilità anovulatoria, mostrando che l'esercizio, con o senza dieta, può portare alla ripresa dell'ovulazione.

Ma qual è il meccanismo con il quale l'esercizio fisico agisce sull'ovulazione?

Molto probabilmente è legato alla modulazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi (HPG) a causa di un'incrementata attività dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA). Nelle donne sane e/o in quelle in sottopeso, un prosciugamento di energie e un basso livello di leptina, nonchè livelli fluttuanti di oppioidi endogeni causati dall'eccessivo esercizio, sono stati implicati in disfunzioni dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Nelle donne sovrappeso e in quelle obese (con o senza ovario policistico) l'esercizio fisico ha contribuito ad abbassare i livelli di insulina e androgeni liberi, guidando il ripristino della regolazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e la regolazione dell'ovulazione.

Purtroppo sono ancora presenti parecchie lacune nella letteratura esistente, e sarebbero necessari altri specifici studi in coorte, magari prendendo come oggetto di studio le atlete professioniste.

Presumibilmente, la mancanza di informazioni più dettagliate in merito alla questione sta ritardando quello che potrebbe essere un efficiente utilizzo dell'esercizio fisico come terapia per il trattamento dell'infertilità.