Tra le novità del nuovo anno appena iniziato troviamo la vendita presso le farmacie italiane della cannabis coltivata in Italia. Il medicinale, infatti, sarà disponibile tra qualche giorno presso una Farmacia di Vicenza, la Campedello, che passerà alla storia come la prima farmacia d’Italia a distribuire la marijuana di Stato. Il farmaco viene prodotto presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Tra i vantaggi di questa innovazione sicuramente c’è un risparmio di spesa per le casse dello Stato, se si pensa che il nostro paese, in precedenza, era costretto a far fronte al suo fabbisogno nazionale di cannabis terapeutica acquistandola dall’Olanda ad un prezzo di circa il 30% in più rispetto a quella che costerà quella autoctona.
Le patologie che si possono curare
Ricordando che l’utilizzo della marijuana terapeutica è consentita nel nostro Paese soltanto come alternativa alle terapie convenzionali o standard, cerchiamo di capire quali sono le patologie che attualmente vengono curate con il principio attivo della “marija”. I medicinali a base di THC sicuramente aiutano i malati affetti da tumore, in quanto hanno delle proprietà analgesiche e antiematiche che aiutano a contrastare nausea e vomito. I farmaci derivati dalla cannabis, inoltre, sono molto utilizzati anche per curare l’asma e per monitorare la pressione sanguigna. Un massiccio utilizzo ne viene fatto anche per la cura dei dolori cronici derivanti dalla sclerosi multipla e di quelli conseguenti a lesioni del midollo spinale.
Tra le patologie che si curano con tali farmaci rientrano anche quelle che provocano disturbi dell’umore di tipo depressivo. Infine, è ormai noto che la cannabis contiene delle sostanze che stimolano l’appetito, ragion per cui viene somministrata a coloro che sono affetti da anoressia o da Aids.
Le modalità di somministrazione
Premettendo che la marijuana terapeutica ha una percentuale di principio attivo decisamente più bassa di quella (ancora illegale) che viene fumata per uso ludico (24 contro 70), l’assunzione di tali farmaci può avvenire mediante infusione come se fosse una classica tisana o attraverso un kit di vaporizzatore che permette di inalare la sostanza.
In conclusione, si può dire che il nostro Paese, nonostante l’arretratezza culturale sull’argomento, gradualmente si sta aprendo all’utilizzo benefico di questo vegetale - e la commercializzazione della cannabis made in Italy lo conferma - anche se sembrano ancora lontani i tempi per una legalizzazione della cannabis per uso ludico, nonostante un proposta di legge sottoscritta da uno schieramento bipartisan giace in Parlamento da qualche anno.