Negli ultimi anni, anche grazie al passaparola via web, è aumentata la consapevolezza in campo alimentare. Un ruolo importante lo hanno anche i Vip e i loro buoni esempi. Si pensi a Michelle Obama, che ha lanciato ripetuti messaggi positivi durante il doppio mandato del marito. In queste ore sta circolando un allarme riguardante l’abitudine di mangiare pane e patatine bruciacchiate. Attraenti certo, ma che possono causare il cancro a causa della cosiddetta acrilamide. A diffondere questa preoccupazione è l’agenzia britannica Food Standards Agency, responsabile per la sicurezza e l’igiene alimentari.
Vediamo quale comunicato ha diffuso riguardo pane e patatine bruciacchiate e il rischio cancro che comporta causa acrilamide.
Pane e patatine bruciacchiate, perché causerebbero cancro
Secondo l’EFSA - acronimo appunto della succitata European Food Safety Authority – nel pane e nelle patatine bruciacchiate si forma una sostanza chimica chiamata acrilamide. E lo fa in modo naturale negli alimenti amidacei durante la cottura ad alte temperature. Si pensi al cibo fritto, quello grigliato, ai toast e all’arrosto. A ciò occorre aggiungere i processi di trasformazione industriale che avvengono a temperature superiori ai 120 gradi e in situazione di bassa umidità. Il procedimento chimico su cui si basa tutto ciò viene identificato come «reazione di Maillard».
E la troviamo anche negli attraenti, quanto poco salutari, cibi bruciacchiati. I quali portano con sé un grave rischio cancro.
Acrilamide oltre patatine e pane
Ma ci sono anche altri alimenti che possono provocare il cancro causa presenza di acrilamide: caffè, cracker, biscotti per esempio. Del resto, questa sostanza chimica viene anche prodotta da alcuni tipi di zuccheri e da un aminoacido: l’asparagina.
I quali si trovano in natura in molti alimenti. Come bisogna difendersi da questo rischio cancro? L’agenzia britannica ricorda che è meglio prediligere cibi dorati o comunque non di colore marroncino. Ne beneficia anche il sapore sicuramente più gradevole del cibo bruciacchiato.