Il risultato di una ricerca condotta a Cleveland (Ohio, U.S.), da ricercatori della University School of Medicine, ha portato ad una conclusione dai possibili risvolti interessanti. Dopo aver testato decine di migliaia di composti naturali attivi sull'interleuchina 17 A, una citochina altamente infiammatoria coinvolta in una serie di patologie gravi come asma e psoriasi, i ricercatori hanno selezionato la cianidina, un pigmento naturale di colore rosso-arancio che, nei modelli animali, riesce a bloccare l'azione di questa citochina con effetti terapeutici paragonabili a quelli dei più moderni farmaci biotecnologici.

Bloccare l’interazione tra interleuchina 17A e suo recettore

Ci sono patologie che medici e pazienti fanno fatica a tenere sotto controllo. E’ il caso della psoriasi e dell’asma, due malattie infiammatorie che finora non trovavano farmaci efficaci. Recentemente, proprio sulle pagine di questo giornale, abbiamo descritto tre nuovi farmaci che riescono a bloccare l’interazione dell’interleuchina 17A (IL-17A) con il suo recettore. Questa interazione è infatti alla base della reazione infiammatoria che porta a patologie come asma e psoriasi. I farmaci anti-IL-17A sono tutti anticorpi monoclonali; il primo è stato secukinumab (Cosentyx®) della Novartis; il secondo è stato ixekizumab (Taltz®) commercializzato da Eli Lilly; recentemente è stato approvato brodalumab (Siliq®) di AstraZeneca e commercializzato da Valeant.

Ora i ricercatori della University School of Medicine, a Cleveland nell’Ohio, dopo aver testato 90 mila composti naturali, per la capacità di interferire nell’interazione tra interleuchina 17A e suo recettore, hanno selezionato la cianidina, un pigmento naturale di colore rosso-arancio, appartenente alla classe delle antocianidine.

La cianidina è risultata essere una molecola ad azione antinfiammatoria che agisce con lo stesso meccanismo attualmente oggetto di ben 50 sperimentazioni cliniche con farmaci sperimentali, oltre a quelli già approvati. I risultati di questo studio sono stati pubblicati su Science Translation Medicine, primo autore Caini Liu.

E se bastasse un piatto di frutta?

La cianidina è una sostanza naturale del gruppo delle antocianidine (se legati a una o più molecole di zucchero si chiamano antocianine).

Si tratta di un pigmento presente in molti frutti rossi, come nella buccia della prugna e nei frutti di bosco ma anche nell'uva, nelle more, nei mirtilli e nelle ciliegie. Si può trovare anche nel cavolo rosso e nelle cipolle rosse.

Questa ricerca americana, finora limitata ad osservazione su animali di laboratorio, ha dimostrato che la cianidina riesce a bloccare efficientemente l'interazione tra IL-17A e il suo recettore, bloccando il processo infiammatorio. Sui topolini la cianidina è capace di curare la psoriasi e anche l'asma grave non curabile con i farmaci glucocorticosteroidi.

E’ veramente sorprendente immaginare che se questi primi risultati venissero confermati anche nella sperimentazione clinica, una manciata di frutta (o un suo componente come lo è la cianidina) potrebbe avere lo stesso effetto farmacologico di farmaci biotecnologici, costosissimi e a volte anche particolarmente tossici. In attesa di queste conferme, e nell’interesse dei tanti pazienti afflitti da queste gravi patologie infiammatorie, non ci resta che fare il tifo per questi ricercatori.