La "moda" parte da lontano e, come spesso accade, ha origine dagli Stati Uniti e, più precisamente, da New York. In Italia arriverà nelle prossime settimane, ed è destinata a far discutere. È notizia di queste ore, infatti, che a Verona aprirà il primo asilo per adulti italiano.

Un luogo di "regressione" in cui - a detta dei fondatori - ci si potrà scaricare da tensioni e stress, tornando bambini in tutto e per tutto. Un luogo colmo di giocattoli in cui scelte, decisioni e responsabilità rimangono fuori dalla porta, per tuffarsi in una realtà fatta solo di giochi e di spensieratezza.

Un vero e proprio asilo per adulti, quindi, la cui apertura è prevista per il 19 marzo. Pare - ma la notizia non è stata ancora confermata - che già siano giunte richieste di iscrizione da parte di professionisti di ogni livello, sebbene si vociferi che la retta sia piuttosto elevata: medici, avvocati, commercialisti, ingegneri. Insomma, il fior fiore dei professionisti, ma anche operai ed impiegati.

La mission

Ma in cosa consiste questa trovata? Intanto gli organizzatori si adoperano al meglio per far comprendere che non si tratta in alcun modo di una perversione sessuale. Non solo: ci tengono a far sapere che se dovessero ravvisare nei potenziali iscritti una tendenza ad una qualsiasi finalità trasgressiva, l'iscrizione sarebbe rifiutata.

Indubbiamente questo comportamento conferma le buone intenzioni dei responsabili, ma non c'è dubbio che la notizia relativa a questa nuova tendenza faccia emergere il sospetto della presenza di presunti disagi in determinati soggetti che, probabilmente, andrebbero seguiti da medici specialisti. La regressione, del resto, è proprio una delle metodologie alle quali ricorre la psichiatria durante l'ipnosi.

Ma questo è un altro capitolo di una storia che sicuramente farà parlare di sé.

Ma cosa prevede il programma degli asili per adulti? Gli iscritti saranno quarantenni vestiti con pigiamini colorati, con i pannoloni, i ciucci, i peluche, i trenini e altri giochi per intrattenersi sia da soli che con altri "bambini", sia maschi che femmine.

Naturalmente, proprio perché "piccoli", potranno fare i bisogni nei pannolini, ed essere successivamente cambiati, lavati, cosparsi di borotalco e coccolati dalle maestre e dalle assistenti. Saranno loro cantate le ninne nanne e serviti i pasti, con tanto di biberon. Naturalmente potranno anche lamentarsi, litigare, ridere e giocare, e schiacciare anche dei pisolini ristoratori nelle cullette: tutto, infatti, sarà a misura d'uomo, ma ad immagine di bambino.

L'ubicazione di questo luogo a dir poco bizzarro non è stata ancora rivelata, ma certamente desterà non poche perplessità, se non altro in tutte quelle persone che, per scaricare la tensione, preferiscono ancora la più canonica "oretta di tennis" o la corsetta allo stadio.