La notizia era arrivata a giugno dello scorso anno, a Salisburgo, in occasione del Congresso Internazionale Eurogin. Il 21 febbraio, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Gardasil 9 ora è disponibile anche in Italia. E’ stato riclassificato in classe H. Si tratta di una evoluzione di due vaccini raccomandati finora nel nostro Paese, il bivalente e il quadrivalente. Questa nuova versione, detta nona-valente offre una protezione verso i 9 principali tipi di HPV (Human Papilloma Virus) ovvero il virus del Papilloma Umano. Interessa tutti gli adolescenti, maschi e femmine dai 9 ai 14 anni.

Con i nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza), la vaccinazione anti-HPV rientra nel piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019, ed è stata estesa ai maschi adolescenti.

Un vaccino antitumorale

Ebbene sì! Il vaccino anti-Hpv è da considerarsi a tutti gli effetti un vaccino che previene alcuni tipi di tumori, con una protezione che può raggiungere il 90%. Il nuovo vaccino, Gardasil 9, protegge da ben 9 tipi di HPV (6-11-16-18-31-33-45-52-58) e, contrariamente alle linee guida di qualche anno fa, questo vaccino funziona in entrambi i sessi e, secondo gli esperti, se ci sarà una copertura ampia della popolazione vaccinata, tra qualche anno si potrà arrivare all’eliminazione delle patologie correlate al HPV, tumori compresi.

Il Gardasil 9 è quindi indicato per prevenire tutta una serie di patologie causate dai 9 tipi di HPV, in adolescenti maschi e femmine a partire dai 9 anni, come lesioni precancerose, tumori del collo dell'utero, della vulva, della vagina, dell'ano e i condilomi genitali. I nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza), recentemente approvati, nel Piano nazionale di Prevenzione vaccinale 2017-2019, prevedono l’immunizzazione di tutti gli adolescenti, di entrambi i sessi, intorno ai 12 anni.

Quali e quanti sono i tumori causati dal HPV?

Ogni anno, in Europa, si stimano 39.500 casi di tumori ano-genitali e, sempre per gli stessi organi, 342 mila casi di lesioni precancerose di alto grado. Oltre a 760 mila casi di condilomi genitali (verruche genitali). E in Italia?

Nel nostro Paese l’HPV è responsabile di circa 6.500 nuovi casi di tumori (tra maschi e femmine), circa 12 mila lesioni ano-genitali di alto grado nella donna e circa 80 mila casi di condilomi genitali.

Visto nel dettaglio, i numeri sono allarmanti: ogni anno vengono registrati 1.078 casi di cancro alla vulva, 237 alla vagina, 457 all’ano nei maschi e 673 casi nelle donne.

Parliamo di tumori - ad eccezione del cancro della cervice uterina, per il quale esiste lo screening - dove non esiste un test per arrivare ad una diagnosi precoce, e questo limite rende questi tumori caratterizzati da un elevato indice di mortalità, in entrambi i sessi. Una buona copertura vaccinale contro le infezioni da Papillomavirus è la premessa per scongiurare molte forme tumorali. Questo è il risultato di anni di sperimentazione clinica che non lasciano margine a dubbi. Il Gardasil 9 è stato studiato in sette studi clinici ed ha coinvolto più di 15.000 persone in 30 paesi.

Già i vaccini precedenti riuscivano a prevenire circa il 70% dei tumori alla cervice uterina, correlati ai sierotipi 16 e 18 dell’HPV. Con il nova-valente si potrà arrivare a prevenire fino al 90% di questi tumori.

Ma non solo, sempre i dati della sperimentazione clinica dicono i soggetti vaccinati sono protetti dai tumori al collo dell’utero (90%), dalle lesioni pre-cancerose (circa 80%), dal cancro alla vagina (circa 85%), cancro all’ano (95%), e così per altre patologie correlati al Papillomavirus.

Anche i maschietti sono vulnerabili. L’infezione da papilloma virus colpisce i maschietti dando condilomatosi, soprattutto nei giovani di età inferiore ai 25 anni. E, negli ultimi anni, il fenomeno sta seguendo un trend in netta crescita.