Si tratta di una malattia causata dalla ridotta circolazione del sangue nelle arterie degli arti inferiori. Interessa il 25% degli ultra-70enni ma può colpire anche i 50enni. I sintomi possono essere lievi, come la comparsa di dolore durante il cammino ma, in un numero limitato di casi (meno del 5%) si può arrivare a forme ulcerative delle gambe fino alla gangrena, anticamera dell’amputazione dell’arto. La condizione più comune è un maggior rischio di infarto e ictus. Eppure tutto questo può essere prevenuto con un corretto stile di vita e con la dieta.

Bastano tre porzioni di frutta e verdura al giorno per avere una riduzione del 18% di PAD. E’ quanto hanno scoperto ricercatori dell’università di New York, dopo una vasta ricerca. I risultati sono stati appena pubblicati su Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology.

Frutta e verdura fanno anche questo

Le linee guida suggeriscono un consumo quotidiano di almeno 5 porzioni di frutta e verdura, senza esagerare con la frutta perché contiene zuccheri. Secondo uno studio cinese pubblicato poche settimane fa su PLoS Med, condotto su circa 500mila abitanti seguiti per 7 anni, un elevato consumo di frutta previene efficacemente la comparsa di nuovi casi di diabete di tipo 2 e riduce, nelle persone con diabete noto, il rischio di complicanze vascolari.

In precedenza, altri studi avevano già messo in evidenza la correlazione tra uno scarso consumo di frutta e verdura e l'aumento di malattie cardiache coronariche e ictus. Tuttavia, finora c’erano pochi dati disponibili sull’associazione tra frutta e verdura e malattia vascolare periferica (PAD). Ci hanno pensato dei ricercatori della New York University School of Medicine a New York City.

Presso 20mila centri di raccolta dati, sparsi sull’intero territorio americano, sono stati ritirati e poi analizzati i questionari medici sullo stile di vita, compilati da ben 3,7 milioni di persone, età media 64 anni, 64% donne, il 90% di razza bianca.

Da questa gigantesca mole di dati è emerso che il 6,3% dei partecipanti aveva avuto una malattia vascolare periferica (PAD).

Solo un terzo degli intervistati mangiava ogni giorno almeno 3 porzioni di frutta e verdura ma, tra questi, l’incidenza di PAD era ridotta del 18%. Come dire, su base statistica, è stato sufficiente mangiare più frutta e verdura per ridurre di un quinto l’incidenza della malattia vascolare periferica. Lo studio ha fatto emergere altri dati epidemiologici interessanti ma allineati da una comune evidenza: chi mangiava più frutta e verdura, indipendentemente da altre variabili come sesso, età, abitudini, dieta, ecc. stava meglio.

Una malattia associata alle nostre abitudini

La malattia arteriosa periferica o PAD, dall’inglese Peripheral Artery Disease, è una malattia dovuta ad una ridotta circolazione del sangue nelle arterie degli arti inferiori.

Da non confondersi con le vene varicose, una patologia delle vene. Il danno alle arterie è dovuto ad una condizione di arteriosclerosi che porta ad un restringimento del lume arterioso e quindi ad una maggiore difficolta dello scorrimento del sangue dal cuore verso i muscoli. Tale condizione può arrivare fino alla occlusione completa dell’arteria. Questa condizione aumenta con gli anni, più predisposti gli uomini, entrambe condizioni che non si possono cambiare.

Dove invece è possibile intervenire sono i fattori di rischio e tra questi al primo posto troviamo ancora il fumo di sigaretta, seguito dai livelli elevati di colesterolo, l’ipertensione e il diabete. La PAD inizia la sua evoluzione in modo silente, per poi manifestarsi con stanchezza durante il movimento e dolori ai polpacci, fino alla coscia e al gluteo.

Questa condizione si chiama claudicatio intermittens, ovvero una forma di zoppicamento temporaneo. Con il peggioramento, il dolore compare anche a riposo, anche di notte, fino all’ultimo stadio dove compaiono delle ulcere. In alcuni casi si arriva alla gangrena, anticamera dell’amputazione dell’arto.

Il controllo dei livelli di glicemia, colesterolo, trigliceridi e di pressione arteriosa sono il primo approccio alla prevenzione. Altrettanto importante è evitare la sedentarietà, quindi meglio una regolare attività fisica. E poi una dieta corretta, a partire da un consumo quotidiano di frutta e verdura.