Circa 300 milioni di malati di diabete di tipo 2 potranno presto beneficiare di una nuova cura rivoluzionaria che potrebbe cambiare radicalmente l'approccio terapeutico a questa debilitante malattia. Infatti, i ricercatori dell' Università di Lund, inSvezia, coordinati dal Professor Anders Rosengren, hanno appena pubblicato sulla rivista scientifica Science Traslational Medicine i risultati di uno studio sul sulforafano o sulforato, un' antiossidante presente, proprio, nei broccoli e noto alla Scienza medica solo dal 1992, quando fu isolato per la prima volta.

I risultati dello studio svedese

Il Professor Rosengren e il suo team di collaboratori si sono concentrati sul sulforafano dopo un' iniziale analisi di quasi 4000 diversi composti chimici utilizzati nella preparazione dei diversi medicinali assunti dai pazienti diabetici di tutto il mondo. Isolato il sulforato è immediatamente iniziata la sperimentazione su pazienti gravemente obesi che non riuscivano a tenere sotto controllo la malattia. Il campione scelto per questa sperimentazione era composto da 97 soggetti. Questi pazienti, divisi in due gruppi distinti, hanno partecipato alla ricerca per 3 mesi.

In questo periodo ad un primo gruppo è stato somministrato il nuovo preparato, mentre all'altro gruppo è stato somministrato un placebo.

I risultati, a fine periodo, hanno evidenziato che l'azione antiossidante del sulforafano ha permesso un notevole abbassamento dell'emoglobina glicata, cioè l'emoglobina a cui si è legata una molecola di glucosio e che, quindi, rappresenta un' indicazione molto forte della presenza del diabete di tipo 2. Inoltre il sulforafano ha inibito la produzione di glucosio sia da parte delle cellule epatiche che da parte degli enzimi.

E questo, lo ribadiamo, in pazienti gravemente obesi.

Le prospettive rispetto alle attuali terapie

Gli studi per combattere il diabete si sono moltiplicati negli ultimi anni e oggi è possibile determinare se un soggetto non ancora diabetico potrebbe in futuro sviluppare la malattia, ma a volte la prevenzione non è sufficiente.

Inoltre, attualmente, molti medicinali utilizzati per la cura del diabete presentano parecchi effetti collaterali indesiderati. Ad esempio, la metformina, un farmaco molto efficace contro il diabete, non può essere assunto da circa il 15% dei malati per i danni che può provocare al loro fegato, oltre a provocare dolore, gonfiore, diarrea, vomito e ad indurre una piccola percentuale di pazienti ad interrompere l'assunzione del farmaco. Mentre il sulforafano svolge la stessa azione della metformina ma senza effetti collaterali. Le prospettive sono quindi entusiasmanti. Se non proprio come sostituto dei medicinali tradizionali, sicuramente come integratore a supporto della terapia.