La carenza dei vaccini Antiepatite A è generalizzata a Milano e non solo. Il problema dell'esaurimento scorte per un problema e produzione delle fiale, ha fatto in modo che in qualsiasi centro vaccinale non siano riusciti a trovare nuove dosi del medicinale.Il vaccino antiepatite è il più richiesto d'estate (l'epatite A si prende attraverso alimenti o rapporti sessuali a rischio) essendo alla vigilia delle ferie. Viene richiesto maggiormente dalle persone che devono partire per i paesi esotici, Africa, Asia o Sud America.Un problema non indifferente, dato che a Milano i casi di epatite sono aumentati estremamente.

Le poche fiale disponibili sono state messe da parte per casi straordinari. Dall'ospedale Sacco-Fatebenefratelli (dal quale dipendono tutti i centri vaccinali della città dopo la riforma sanitaria di Maroni) ha emanato una comunicazione dove spiega chiaramente: "Non è garantita la vaccinazione con il vaccino singolo. Si ricorda che le norme di prevenzione comportamentale sono fondamentali nella prevenzioni delle malattie a trasmissione alimentare."

Marino Faccini, responsabile delle vaccinazioni nel centro internazionale dell'Ats, dichiara: "La carenza c'è ma non è solo un problema italiano, ma internazionale. Le poche dosi rimaste vengono usate in casi prioritari.". Per tutti gli altri c'è la soluzione tampone: se il viaggiatore non ha mai effettuato il vaccino antiepatite B, bisogna fare quello combinato.

Prevede tre dosi, sia contro la B che contro la A. Chi invece ha già fatto il vaccino contro l'epatite B, del combinato A+B, dovrà fare solo una dose e ripetere quello della A entro un anno, approvvigionamenti permettendo.

L'esaurimento scorte del vaccino è stato provocato da un'epidemia di gennaio dell'epatite A, che riguarda soprattutto le persone omosessuali.

Nei primi sei mesi del 2017 sono stati registrati duecentosettantacinque casi (duecentosessantacinque solo uomini). Un numero molto elevato considerando che nel 2016 i casi registrati a Milano erano stati venti e, nel 2015 solamente nove. L'emergenza dell'epidemia è stata rilevata, sempre dallo stesso Istituto Nazionale, anche nella regione Lazio e in Toscana.

Da quel momento, la corsa al vaccino è stata inevitabile ed è stato offerto gratuitamente sia ad adulti che ai bambini che hanno avuto comportamenti a rischio contagio.

Si tratta decisamente di una situazione da non sottovalutare.