Nel corso delle ultime settimane, una serie di provvedimenti legislativi dal contenuto molto discusso hanno rinvigorito dubbi e incertezze in tema di vaccinazioni. È necessario quindi affrontare il tema fugando ogni dubbio ed evitando qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica e medico/scientifica.
La sicurezza dei vaccini
I vaccini odierni sono il frutto di elaborazioni che trovano origine in una formula elaborata da Louis Pasteur nel tardo XIX secolo. Trattandosi di esempi di medicina cosiddetta allopatica, affrontano le difese immunitarie dell'organismo sfruttando virus o batteri morti o resi manualmente inattivi tramite la rimozione del DNA/RNA.
Va da sé che, in alcuni casi documentati, le reazioni di determinate persone (nell'ordine di poche unità ogni centinaio di migliaia in media) possono includere delle spiacevoli complicazioni; perciò, previa segnalazione del medico, la serie di trattamenti vaccinali è comunque caldamente raccomandata.
Recentemente, una psicosi collettiva sorta a seguito di aumenti riscontrati di sindromi e malattie rare, quali l'autismo, ha indotto sempre più famiglie a rinunciare alle vaccinazioni per i propri figli. La questione, distorta da una errata percezione del problema (ingigantito dai media, nonostante la radiazione del medico antivax Wakefield per una truffa a seguito di ricerche fortemente falsificate), ha apportato conseguenze gravi: si sono verificati casi di malattie ormai praticamente scomparse in Italia, quali il morbillo, risultato fatale in un caso molto controverso.
A seguito di tali vicissitudini è stato licenziato il c.d. decreto Lorenzin, che, a pena di sanzioni interdittive ed economiche pesanti, rendeva obbligatorie fino a 12 tipologie vaccinali, esentati casi confermati di soggetti gravemente allergici agli stessi o precedentemente immunizzati.
Novità in tema legislativo e ultimissime dalla Cassazione
Il discusso decreto Lorenzin ha ricevuto di recente una prima modifica, la quale non esclude ulteriori ritocchi in futuro della stessa. Le sanzioni sono state drasticamente ridotte per chi non rispetta l'obbligo vaccinale (sanzioni ridotte fino ad un massimo di 500 euro ed eliminazione della sospensione della patria potestà), ma la lista di trattamenti obbligatori resta ancora lunga: 10 tipologie di vaccini.
Il numero resta ineguagliato in molti paesi, il che scatena ulteriori polemiche in merito.
Una parola definitiva è stata invece sentenziata dalla Suprema Corte di Cassazione, sesta sezione civile, in data 25 luglio: il "terzo grado di giudizio" ha chiarito il caso di un ragazzo salernitano affetto da encefalopatia immunomediata con forma autistica. La Corte ha ribadito definitivamente che, allo stato delle conoscenze attuali, non è riscontrabile alcuna correlazione tra la malattia e il vaccino antipolio Sabin additato quale responsabile. Il caso in esame si spiegherebbe in termini più efficaci alla luce di una predisposizione genetica.
Un mito incrollabile sembra quindi, al momento, screditato; molta disinformazione in materia, però, attende di essere egualmente smentita.