Lo spauracchio della resistenza agli antibiotici e la difficoltà, sempre in aumento, di combattere le infezioni, ha sensibilizzato la popolazione ed oggi i consumatori sono molto più attenti alla provenienza dei loro cibi. Sta riscuotendo molto successo una campagna del marchio Coop che cerca di evitare le carni ed i prodotti avicoli con antibiotici: dopo aver inserito sugli scaffali prosciutto cotto e polli senza antibiotici, ora è il turno di scottona e vitello. La carne bovina selezionata sarà disponibile per i consumatori già dalla fine del mese e proverrà da aziende agricole scelte appositamente per la campagna che si chiama "alleviamo la salute", promulgata anche dal Ministero delle politiche agricole.

Per ora gli allevamenti che hanno aderito sono 350 per un numero totale di capi di bestiame pari a 200 mila, ed assicurano una carne proveniente da animali a cui non sono stati somministrati antibiotici negli ultimi 4 mesi di vita. Lo scopo finale però è eliminare completamente i farmaci antibiotici sin dalla nascita dell'animale e si cercherà di raggiungerlo entro 1 anno. Non è un obiettivo facile, dal momento che l'allevamento di bovini presenta dei problemi, dovuti a patologie, maggiori rispetto a quello di suini e pollame. .

Maiali e polli senza antibiotici sono già in commercio

Nei punti vendita Coop è già in vendita un tipo di prosciutto cotto prodotto con suini di allevamenti danesi, in cui non vengono utilizzati antibiotici fin dalla nascita.

L'alimentazione dei maiali è puramente vegetale e gli animali sono mantenuti con un alto standard di benessere. Anche derivati suini italiani hanno queste caratteristiche, in primis il marchio “Fior Fiore” Coop che usa carne originaria da Chianti e dalla Maremma. Tutti i prodotti avicoli a marchio Coop, ovvero polli, tacchini, faraona e galline, provengono già da tempo da allevamenti che non usano antibiotici; le uova certificate dalla dicitura “antibiotic free”, provengono da 2 milioni di galline che non hanno mai ricevuto farmaci.

Contro l'antibiotico resistenza

L'allevamento senza farmaci richiede maggiori standard di benessere animale e contribuisce a contenere il problema dell’antibiotico resistenza. Coop si è spesso distinta per la sua sensibilità in merito e nel 2010 ha ricevuto il premio "Good Egg" dalle associazioni internazionali. Il primo passo è stato quello di togliere dagli scaffali le uova di galline allevate in gabbia.

Dall'inizio dell'anno l'azienda ha chiesto agli allevamenti fornitori di installare telecamere negli allevamenti e nei macelli, per monitorare il trattamento destinato agli animali. Fra pochi giorni Coop renderà visibili al pubblico i propri allevamenti piemontesi, toscani, marchigiani, lombardi, veneti, pugliesi ed emiliani, proponendo delle visite guidate in un evento dal nome “Allevamenti Aperti”.