Un minestrone non proprio sui generis, quello consumato dai titolari dell’Hotel San Celso di Varazze e da una famiglia di Voghera cliente dell'hotel, che ha provocato una severa intossicazione alimentare per la quale si sono resi necessari ricoveri ospedalieri e lavande gastriche.
Il centro antiveleni dell’ospedale Maugeri di Pavia, analizzando il contenuto dello stomaco delle vittime, avrebbe trovato tra gli ortaggi impiegati per il minestrone un’erba velenosa contenente alcaloidi, ovvero sostanze allucinogene.
I sintomi accusati
Dopo appena quindici minuti dalla fine del pasto, risultato preparato con ortaggi surgelati di una nota azienda italiana, le sette persone hanno cominciato ad accusare sintomi come nausea, vertigini, gonfiore alle mani, mal di testa e allucinazioni.
Immediato il ricorso al Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo dove per i cinque adulti e i due bambini ha preso piede l'ipotesi, confermata poi dai referti del centro antiveleni, di avere ingerito foglie di mandragora finite probabilmente per errore nelle verdure congelate.
La mandragora è una pianta estremamente tossica a causa delle sostanze allucinogene che contiene ed è estremamente pericolosa poiché spesso viene scambiata con altre piante comuni e commestibili.
Recentemente si sono verificati altri casi di persone che, dopo aver mangiato spinaci in busta, hanno accusato la stessa sintomatologia delle vittime di Varazze.
A tal proposito la nota azienda produttrice, la Bonduelle, identificò i lotti sospetti, ritirandoli dal mercato.
Inviata una segnalazione al Ministero della Salute
In seguito all’episodio sono scattate le indagini dei Carabinieri, seguite e coordinate dalla Procura della Repubblica; l’ipotesi più probabile è che accidentalmente alcuni esemplari di erbe tossiche sarebbero finite nella busta dei surgelati al momento del loro confezionamento.
L’incidente, che rappresenta l’ultimo di una lunga serie di episodi analoghi, sarebbe imputabile a un carente o mancato controllo all’origine della filiera della nota marca di surgelati.
Dell’episodio di Varazze è stata fatta segnalazione al ministero della Salute al fine di tutelare i consumatori dall’ingestione di sostanze tossiche.
Riguardo invece ai cinque adulti e ai due bambini rimasti intossicati, dopo le cure del caso e un breve periodo di osservazione, è scattato il rientro a casa. Solo tanto paura dunque, nulla di più.