Le Mici sono le malattie croniche dell'intestino, come ad esempio la Rettocolite ulcerosa e il Morbo di Crohn, e la loro diagnosi precoce può in molti casi evitare l'insorgere di patologie più complesse ad esse collegate. Inoltre esiste una vastissima gamma di disturbi gastro intestinali oltre alle Mici, che sono stati oggetto del recente incontro tra medici e pazienti che si è svolto a Verona nella giornata di ieri.

L'incontro ha scandagliato molti aspetti delle patologie intestinali più ricorrenti, quali gli aspetti endoscopici, le patologie oculari, e le strategie d'avanguardia per gestire le fistole anali.

Secondo il professor Riddel, gastroenterologo canadese e punto di riferimento mondiale per le patologie intestinali, che ha partecipato al recente convegno internazionale dello scorso mese a Verona, la diagnosi precoce è lo strumento per eccellenza in grado di fornire una terapia efficace.

E' difficile diagnosticare una patologia intestinale

Le Mici, gli squilibri del microbiota, i disturbi intestinali correlati a patologie autoimmuni o di derivazione genetico-mutazionale, sono difficili da diagnosticare e il ritardo della diagnosi spesso pregiudica la riuscita della terapia, rendendole altamente invalidanti.

Alcune di queste malattie, oltre a colpire l'intestino, che è il secondo centro di controllo del nostro organismo dopo il cervello, causano danni anche ad occhi e articolazioni, provocando inoltre un disagio psicologico.

Oltre alle procedure medico- farmacologiche, un notevole supporto oggi è dato dal controllo dei nutrienti, che spesso sono causa dei disturbi.

Nei soggetti maggiormente sensibili, infatti, l'introduzione di alcuni carboidrati specifici induce una reazione scatenante fenomeni come dolore addominale, stipsi o diarrea, gonfiori e meteorismo.

I fenomeni sono provocati dall'accumulo delle sostanze incriminate per cui una loro riduzione, anche temporanea può apportare notevoli benefici.

La dieta FODMAP

E' una possibile risposta ai problemi intestinali che hanno cause di difficile individuazione ed è un approccio nuovo, in continua evoluzione, al trattamento di disturbi come la Sindrome del Colon Irritabile o ad una vasta gamma di disordini gastrointestinali.

Ha origine australiana dal momento che il suo protocollo è stato proposto dai professori Gibson e Sheperd dell'Università di Melbourne ed è basto sull’ipotesi che i disturbi siano collegati alla distensione del lume intestinale. La distensione è causata dal passaggio di un gruppo di carboidrati scarsamente assorbiti, piccole molecole osmoticamente attive e facilmente fermentabili dai batteri intestinali. Essi provocano nei soggetti sensibili un aumento di liquidi e di gas, che dilatano il lume intestinale.

La dieta FODMAP riduce gli alimenti che li contengono, e, dal momento che il loro effetto negativo è da accumulo, riesce a ridurre i sintomi. L'acronimo FODMAP significa oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili, ovvero carboidrati presenti in una grande quantità di alimenti diversi, soprattutto legumi, conservanti e coloranti alimentari, pane, pasta e derivati del frumento, orzo, segale, farro, miele e prodotti con lattosio.