Tegola per tutti gli amanti del pepe nero. Il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dai supermarket di un lotto di pepe nero perché contiene salmonella. Mangiare tale alimento, dunque, sarebbe molto pericoloso per la salute. Si rischia la salmonellosi. Il lotto ritirato ha il marchio Cucina e Sapori. L'avviso del richiamo del prodotto è stato anche pubblicato sul sito web del Ministero, come avvenuto recentemente anche per altri alimenti tossici. Chi fosse in possesso di una confezione di pepe nero appartenente al lotto pericoloso deve assolutamente riportarlo nel punto vendita dove era stato acquistato per il rimborso o la sostituzione.

Il lotto 'incriminato' è connotato dal seguente numero: EU 17823. Il prodotto scade il 10 ottobre 2020.

Pepe nero contenuto in confezioni da 35 grammi

Il Ministero della Salute annuncia agli italiani di stare alla larga dal pepe nero appartenente al lotto commercializzato dal Consorzio Dias e preparato dalla società Verkas nella fabbrica di Arbizzano, in provincia di Verona. Secondo il Ministero, il pepe nero con salmonella è stato commercializzato in confezioni da 35 grammi. Non bisogna assolutamente consumare tale pepe. Il rischio salmonellosi è alto.

Stavolta la salmonella ha preso di mira il pepe nero, spezia amata e spesso consumata per migliorare la digestione e il metabolismo. La piperina, alcaloide contenuto nella spezia, favorisce la secrezione dei succhi gastrici e l'assimilazione dei nutrienti.

La persona, in tal modo, trae il massimo vantaggio dal cibo consumato.

Spezia usata per dimagrire

Il pepe nero stimola la termogenesi, dunque è anche usato nelle diete dimagranti e per contrastare sovrappeso e obesità. Il pericolo salmonella, stavolta, proviene da una spezia, una delle più amate. L'infezione provocata dalla salmonella si manifesta con sintomi come dolori all'addome, sangue nelle feci e diarrea.

Nei casi più gravi possono presentarsi anche i seguenti sintomi: mal di testa, febbre, brividi.

Cosa sono le salmonelle?

Le salmonelle sono Gram negativi, ovvero batteri appartenenti alla categoria delle enterobacteriaceae. Sono abbastanza resistenti e sopravvivono anche alle basse temperature. Negli ultimi anni è aumentato il numero di casi di salmonellosi perché i batteri si sono rafforzati e resistono agli antibiotici.

Il maggiore veicolo di contagio è rappresentato dagli animali, quindi si rischia la salmonellosi quando vengono consumati alimenti come carne, latte crudo e derivati, e uova crude o comunque non cotte bene.