A seguito di oltre 20 casi di contaminazione tra bambini di età inferiore ai 6 mesi il gruppo alimentare francese Lactalis, proprietario in Italia di marchi come Galbani e Invernizzi, in accordo con il Governo francese sta provvedendo a ritirare dal mercato nazionale ed estero un'intera partita di latte in polvere che, si sospetta, sia contaminato da salmonella.
Il Gruppo francese ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato stampa in cui precisa che i casi di contaminazione si sarebbero cominciati a verificare sabato 2 dicembre e per questo motivo, in via precauzionale, si è provveduto al ritiro di diversi prodotti, tutti contenenti latte in polvere, che vengono elencati distintamente nel comunicato stampa.
Il comunicato stesso è datato 10 dicembre 2017. Un altro richiamo dei prodotti era stato predisposto già il 2 dicembre e nel comunicato stampa si fa presente che i richiami erano stati attuati sin dal 15 febbraio 2017
I prodotti ritirati dal mercato
Secondo il comunicato stampa dal 2 dicembre 2017 i bambini intossicati dal batterio della salmonella sarebbero in totale 26. Per quanto riguarda i prodotti incriminati il comunicato cita tre prodotti lattiero - caseari. E cioè il Picot Sl, il Pepti Junior e il Milumel Bio1, che era stato richiamato già il 2 dicembre.
Per precauzione, dicevamo, la società francese ha provveduto a richiamare i suoi prodotti da diversi paesi esteri, oltre l'Italia e la Francia.
Tra questi anche la Gran Bretagna, la Cina, il Pakistan e il Sudan.
Il gruppo Lactalis è, in effetti, uno dei più grandi big mondiali dell'industria alimentare e, secondo le prime informazioni raccolte, il portavoce della compagnia Michel Nalet avrebbe dichiarato all'agenzia di stampa inglese AFP che potrebbero essere state contaminate circa 7000 tonnellate di prodotto.
Ma non è in grado di dire con certezza quanto di questo prodotto sia ancora presente sul mercato. Secondo delle indagini effettuate dalla società francese la contaminazione sarebbe avvenuta nello stabilimento alimentare della città di Craon, nel nordovest della Francia, in una torre utilizzata per asciugare il latte in polvere.
La situazione sul mercato italiano
Per quanto riguarda l'Italia, più direttamente, il gruppo francese Lactalis, nonostante possegga marchi come Galbani, Vallelata o Invernizzi, non commercializza direttamente il proprio latte in polvere nel nostro Paese. Comunque, è possibile acquistarlo su internet attraverso siti di e-commerce come Amazon. Anche se non si conosce il numero preciso di lotti contaminati si stima che dovrebbero essere circa 600. E' quindi opportuno usare prudenza nell'acquisto.