L'uso della cannabis può causare seri problemi di Salute mentale secondo un nuovo studio pubblicato su Biological Psychiatry: Cognitive Neuroscience and Neuroimaging. Molti consigliano la cannabis per le sue presunte proprietà curative, ma da sempre altri studi mettono in guardia dai pericoli del suo utilizzo. I risultati che arrivano dagli studi ricercatori dell'Istituto nazionale per l'alcolismo e l'abuso di alcolici a Bethesda, nel Maryland, illustrati dalla rivista Biological Psychiatry rivelano potenziali effetti negativi a lungo termine sulla funzione e sul comportamento del cervello a causa dell'uso di cannabis.

Un pericolo per gli adolescenti perchè il loro cervello è ancora in formazione

In particolare, gli studi clinici condotti nel cervello degli utenti sottoposti dai ricercatori ai test, hanno dimostrato che la cannabis "stimola" le regioni del cervello associate alla psicosi, che possono causare una grave depressione. Ciò accade soprattutto alla persone che fanno uso eccessivo di cannabis e negli adolescenti perché il loro cervello in questo periodo della vita è in formazione e continua a crescere. In questo momento dello sviluppo, la cannabis perturba il normale sviluppo del sistema mesolimbico (la via cerebrale che controlla il comportamento e in modo particolare produce delirio ed allucinazioni quando è iperattiva), che si ritiene contribuisca alla psicopatologia.

I test hanno appurato che chi abusa con la cannbis ha una connettività anormalmente elevata nelle regioni del cervello importanti per l'elaborazione della ricompensa e la formazione dell'abitudine. Le alterazioni, hanno rilevato gli studiosi che hanno condotto la ricerca, sono più profonde nelle persone che hanno iniziato a usare la cannabis in giovane età.

Chi eccede con la cannabis pensa che gli altri vogliano fargli del male

Gli scienziati americani hanno concluso che le persone abituate ad usare la marijuana sono più inclini a ritenere che gli altri vogliono ferirle o ingannarle. Ciò accade perché sono più propensi a provare varie emozioni negative, in particolare sentono un forte senso di estraneità, l'alienazione dagli altri, il senso cioè di rifiuto.

Tutti sentimenti e angosce, specie quelli legato all'alienazione, intensamente rilevati in aumento dalla ricerca. Risultano aumentati nel tono nelle persone con dipendenza da cannabis.Il progetto, denominato Human Connectome, è stato condotto per alcuni anni su un campione di 441 giovani e adulti. Questi risultati suggeriscono che l'abuso cronico di cannabis è associato a cambiamenti nella funzione del cervello a riposo e sono anche critici per la formazione dell'abitudine e l'elaborazione della ricompensa. Gettano nuova luce sulle differenze neurobiologiche che possono essere rilevanti per la psicopatologia associata all'uso di cannabis.

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Note per gli editori

L'articolo è "Iperconnettività funzionale subcorticale locale nella dipendenza da cannabis", di Peter Manza, Dardo Tomasi e Nora D.

Volkow ( http://dx.doi.org/10.1016/j.bpsc.2017.11.004 ). Appare in Biological Psychiatry: Cognitive Neuroscience and Neuroimaging , pubblicato da Elsevier .

Copie di questo documento sono disponibili per i giornalisti accreditati su richiesta; si prega di contattare Rhiannon Bugno a BPCNNI@UTSouthwestern.edu o +1 214 648 0880. I giornalisti che desiderano intervistare gli autori possono contattare Peter Manza, Ph.D., all'indirizzo peter.manza@nih.gov .

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Cameron S. Carter, MD, è Professore di Psichiatria e Psicologia e Direttore del Centro di Neuroscienze dell'Università della California, Davis.

Le sue rivelazioni di interessi finanziari e di conflitto sono disponibili qui .

About Biological Psychiatry: Neuroscienze cognitive e Neuroimaging

Psichiatria biologica: Neuroscienze cognitive e Neuroimaging è una rivista ufficiale della Society of Biological Psychiatry, il cui scopo è promuovere l'eccellenza nella ricerca scientifica e nell'educazione in campi che indagano la natura, le cause, i meccanismi e i trattamenti dei disturbi del pensiero, delle emozioni o del comportamento. In accordo con questa missione, questa rivista internazionale peer-reviewed, a rapida pubblicazione, si concentra su studi che utilizzano gli strumenti e i costrutti della neuroscienza cognitiva, compresa l'intera gamma di metodologie di registrazione non invasiva di neuroimaging e fisiologia extracranica umana e intracranica. Pubblica sia studi di base che clinici, compresi quelli che incorporano dati genetici, sfide farmacologiche e approcci di modellazione computazionale.