I ricercatori e gli esperti del settore della medicina sono continuamente al lavoro, alla ricerca di scoperte che possano salvare la vita a milioni di persone, in particolare a quelli che soffrono di malattie tumorali. Esistono già delle vie per combattere il male più pauroso al mondo, la più conosciuta è chiaramente la chemioterapia, che nella maggioranza dei casi però letteralmente rivoluziona l'esistenza del soggetto ammalato, visto la veemenza con la quale la cura cerca di annientare il male, a danno però delle parti sane del paziente, specie se si tratta di adulti o bambini.

Le nano particelle e il loro 'lavoro' contro il tumore

In Italia, nell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, sono state condotte una serie interessanti di ricerche con l'obiettivo dichiarato di utilizzare le nanoparticelle per la diagnosi e la terapia, in particolare, del tumore del cervello, ovvero il glioblastoma multiforme. Si spera, nel dettaglio, di colpire solamente le cellule malate di tumore e salvare ciò che le chemioterapie invece 'demoliscono' all'interno dell'organismo dell'ammalato.

Cercare di non danneggiare i tessuti sani, provando ai colpire invece quelli infetti, potrebbe essere possibile attraverso le cosiddette nano navette, in grado rendere meno drastica una cura a base di chemioterapia grazie all'aumento al contempo delle difese immunitarie contro lo stesso male.

Una sorta di ricerca selettiva dunque, per condurre il farmaco direttamente verso le cellule ammalate, senza toccare invece quelle sane, così da non causare danni derivanti da una chemioterapia.

Come funziona la nuova scoperta

La produzione delle nanoparticelle è made in Italy, prodotte con una composizione genetica altamente soffice per non farsi riconoscere dal sistema immunitario che, considerandole pericolose, li andrebbe a combattere, bloccando il processo di conduzione del farmaco per debellare il tumore: aspettando di capire il perché si presenta il male e a cosa è legato il suo sviluppo nel nostro organismo, secondo molti dovuto a questioni genetiche di Salute o a determinati stili di vita, anche se non sempre avviene cosi, questa scoperta potrebbe risultare di fondamentale importanza.

Adesso, grazie alle navette potrebbero essere, come detto, almeno ridotte le ripercussioni sui rimanenti tessuti dell'organismo, chiaramente impossibilitato con il solo sistema immunitario a sconfiggere il tumore, rendendo necessaria cosi l'applicazione di cure strazianti. Le navette prodotte in Italia avrebbero la funzione di cavalli di Troia amici al sistema immunitario, che non li riconoscerebbe e quindi permetterebbe alle stesse navette di arrivare a destinazione senza nessuna ripercussione, con la speranza di debellare il tumore sicuramente non arrecando ulteriori danni ad altri tessuti o cellule 'buone'.