La Nigella sativa, conosciuta anche con il nome comune di Cumino nero, è una piccola pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, originaria del sud-ovest asiatico. Conosciuta fin dai tempi dei Faraoni egizi (ritrovati semi ed olio in anfore nella tomba del faraone Tutankhamon), pare che avesse un qualche ruolo nel rituale che accompagnava il sovrano nell'aldilà. In epoca medievale, le proprietà della Nigella furono studiate da ricercatori arabo-islamici, come al-Biruni e dal filosofo e fisiologo Avicenna (Ibn Sina) che nel suo "Canone della Medicina", sostiene che i semi di nigella avessero proprietà ricostituenti e stimolanti.

Nella medicina ayurvedica i semi della Nigella sativa vengono impiegati per trattare l'asma, grazie all'azione antistaminica e vasoregolatrice. L'infuso della pianta viene impiegato contro meteorismo, catarro, per favorire il flusso mestruale, combattere la dismenorrea (dolore mestruale) e la ritenzione idrica premestruale (azione diuretica). Utile anche contro i parassiti intestinali. Il suo olio si presta a trattare, con successo, dermatiti, scottature ed eczemi. Ma l'impiego più conosciuto e comune è sicuramente quello culinario: i semi di Nigella, dal sapore amaro e pungente con un debole odore di fragole, vengono impiegati nella preparazione di liquori, caramelle, dolci e per decorare prodotti da forno.

Le otto proprietà della Nigella sativa riconosciute dalla scienza

Fin qui gli impieghi tradizionali del cumino nero, ma quest'umile erba nasconde in sé proprietà e virtù insospettabili, che la rendono un vero toccasana per la nostra Salute. Vediamole insieme:

  • La Nigella è ricca di antiossidanti: gli antiossidanti permettono di neutralizzare i famigerati radicali liberi, causa di danni ossidativi alle cellule, capaci di predisporci a malattie quali cancro, diabete, malattie cardiache. Le molecole benefiche per la salute presenti nella Nigella includono il timochinine, il carvacrolo, il t-anetolo e il 4-terpineolo;
  • La Nigella abbassa il colesterolo: esistono numerosi studi, (l'ultimo, in ordine di tempo è stato condotto dalla International Islamic University Malaysia's nel 2017) che associano l'utilizzo dell'olio di Nigella con la riduzione dei livelli sia di LDL (colesterolo cattivo) che di trigliceridi, ed il contemporaneo incremento di HDL (colesterolo buono);
  • Il cumino nero potrebbe aiutare nella lotta contro il cancro: dato l'alto contenuto di composti antiossidanti la Nigella è stata studiata anche per il potenziale antitumorale. Il timochinone, isolato quasi cinquant'anni fa, è il principale componente bioattivo dell'olio di semi di Nigella. Vari studi (l'ultimo condotto nel 2017 dal Cancer Science Institute of Singapore, National University of Singapore) hanno dimostrato come il timochinone possa aumentare il potenziale anticancro quando co-somministrato con altri agenti chemioterapici riducendo nel contempo i loro effetti collaterali tossici. Inoltre, il timochinone ha dimostrato la capacità di inibire la crescita di neoplasie mammarie, prostatiche, pancreatiche, del colon, polmonari ed ematologiche sul modello animale;

  • La Nigella ha un effetto antibatterico: confermato anche il potere germicida della Nigella (University Medicine Berlin, 2017), dipendente dal dosaggio, che potrebbe offrire un valido aiuto nel combattere i ceppi di batteri multiresistenti (MDR, super-batteri). Localmente, l'olio di Nigella è utile contro i batteri, che causano infezioni della pelle, come lo stafilococco;
  • La Nigella possiede proprietà antinfiammatorie: l'infiammazione non è una malattia in sé, ma solo una risposta immunitaria da parte dell'organismo. Può verificarsi a causa di molteplici motivi: ferita, infezione, ecc. Tuttavia l'infiammazione cronica predispone ad una serie di condizioni patologiche quali cancro, diabete e malattie cardiache. La Nigella (il timochinone in particolare) ha dimostrato, in diversi studi, una spiccata azione antinfiammatoria. Sperimentata anche una sua efficacia nella cura di una malattia infiammatoria grave (Medical School, Department of Orthopedics, Turkey, 2007), l'artrite reumatoide;
  • La Nigella ha un azione epatoprotettiva: tale azione è correlata alla capacità della Nigella di contrastare lo stress ossidativo (Faculty of Medicine, Trakya University, Edirne, Turkey, 2005);

  • La Nigella regola i livelli di zucchero nel sangue: se viene ignorata a lungo e non trattata l'iperglicemia causa il diabete di tipo II, condizione che può portare a gravi complicazioni come danni ai nervi, alterazioni visive e ritardata guarigione delle ferite. La ricerca ha dimostrato più volte come la Nigella riesca a svolgere un ruolo anche nel controllo dei livelli di zucchero nel sangue (l'ultimo studio è quello del Department of Physiology, College of Medicine, University of Dammam, Dammam, Saudi Arabia, 2015);

  • La Nigella previene il rischio di ulcere allo stomaco: la ricerca conferma che la Nigella e i suoi composti risultano utili nel prevenire lo sviluppo di ulcere e nella protezione del rivestimento interno dello stomaco, anche, ad esempio, dopo gli effetti dell'alcool (Department of Pharmacology, Faculty of Medicine, Alexandria University, Alexandria, Egypt, 2002).

    Nigella: effetti collaterali, a chi non è adatta

    La Nigella è sicura quando è impiegata come spezia e per decorare i nostri piatti. Gli integratori di Nigella o l'olio possono invece presentare qualche rischio:

  • Reazioni cutanee: testare sulla cute piccole quantità di olio per individuare eventuali reazioni avverse (se prude o brucia, sospenderne l'utilizzo);

  • Non utilizzare in gravidanza o allattamento: consultare eventualmente il medico prima del suo utilizzo in queste condizioni.

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