L’alimentazione: un tema a lungo discusso e trattato per i motivi più disparati: salute fisica, eticità, felicità e stress. Il cibo influenza la nostra vita, dal lato più fisico e legato alla mera sopravvivenza, fino al significato simbolico e al benessere mentale che si cela dietro ad un’alimentazione accurata. Tra i mille pregi che il cibo può avere, il miglioramento della memoria pare rientrarvi: elenchiamo qui di seguito i 4 alimenti che apportano benefici ai nostri ricordi.

Frutti di bosco

In uno studio con un campione costituito da circa 16.000 donne anziane per un periodo di 15 anni, è stato dimostrato che i frutti di bosco possono rallentare il declino di memoria in vecchiaia.

Secondo la ricerca, le persone che avevano l’abitudine di consumare almeno una tazza di mirtilli o fragole a settimana avevano tassi di cognizione in declino più lenti, in particolare nei risultati della somministrazione di vari test come l’assegnazione di una lista di parole da ricordare a memoria. Secondo Elizabeth Devore, epidemiologa dell’ospedale di Brigham, questo cibo pare rallentare il deterioramento della memoria di circa due anni e mezzo, diminuendo ovviamente anche le possibilità dell’insorgere di malattie come l’Alzheimer. La spiegazione sta nelle componenti dei frutti di bosco, i quali contengono antocianidine, che hanno effetti antiossidanti e anti-infiammatori. Questa particolare componente inoltre pare riuscire a superare la barriera emato encefalica, la quale è una protezione contro le sostanze dannose al cervello, ed influire direttamente sulle aree neuronali deputate alla memoria ed apprendimento.

Verdure a foglia verde

Un recente studio della Rush University che ha coinvolto circa 1.000 adulti ha scoperto che coloro che hanno l’abitudine di mangiare verdure come spinaci, insalata, broccoli, sono apparsi 11 anni più giovani in termini di salute cognitiva, come sostiene Martha Clare Morris, direttore del Rush Institute for Health Aging.

Le proprietà benefiche di queste verdure si devono alla vitamina E, all’acido folico, la luteina, il beta-carotene e la vitamina K in esse contenute. I risultati ottenuti sono coerenti con le ricerche di Brigham e Women’s Hospital, che hanno scoperto come le donne che mangiavano otto porzioni di verdura a foglia verde e cinque di verdura crocifera a settimana apparissero più giovani di due anni dal punto di vista cognitivo nei test di memoria somministrati regolarmente, rispetto a chi consumava rispettivamente solo tre e due porzioni – una porzione equivale a mezzo bicchiere - .

Il cervello, in particolare le aree coinvolte nel processo di memoria, sono suscettibili allo stress ossidativo e al flusso sanguigno inadeguato: le sostanze nutrienti contenute nelle verdure funzionano anche da neuroprotettori e possono ridurre i fattori di rischio cardiovascolare.

Pesce e olio

Il DHA, un acido grasso omega-3 contenuto nei pesci e nelle alghe, ha un ruolo fondamentale sin dalla nascita per lo sviluppo cerebrale. Consumare pesce almeno una volta a settimana può rallentare il declino cognitivo in età anziana del 10% ogni anno.

Uova

Nelle uova è contenuta la colina, una componente fondamentale per il cervello poiché va a costituire l’acetilcolina chimica del cervello, ovvero un neurotrasmettitore.

In uno studio con un campione di 1.400 uomini e donne, quelli con un’assunzione maggiore di colina sono risultati migliori in test di memoria visiva e verbale, oltre ad avere una scansione MRI cerebrale migliore.