La salute passa anche per quello che mangiamo. D'altronde, il nostro organismo, per svolgere tutte le sue complesse funzioni, ha bisogno di energia che viene attinta dagli alimenti. Senza questo "carburante", la "macchina umana" non potrebbe funzionare. Ma, come sottolineano i dietologi, non tutti i prodotti alimentari possono considerarsi sullo stesso piano: alcuni sono più utili e necessari, mentre altri sarebbero da evitare.

In particolare, la dieta che viene considerata più indicata per un soggetto in salute è quella mediterranea, poiché presenta un giusto equilibrio tra carboidrati, proteine e lipidi, elementi nutrizionali fondamentali per il nostro organismo.

Cibi e patologie tumorali: gli alimenti da evitare e quelli consigliati

A proposito degli alimenti che dovrebbero essere eliminati o quantomeno ridotti, in cima alla lista troviamo i cibi industriali ultra-processati, alcuni dei quali aumenterebbero il rischio cancro. Tuttavia, è bene ricordare che al momento si tratta soltanto di ipotesi. Tra i cibi che potrebbero provocare dei danni alla nostra salute, favorendo l'insorgenza delle patologie tumorali, risultano lo zucchero bianco, gli insaccati e, in misura minore, anche la carne rossa.

A mettere in evidenza questo legame tra alcuni cibi e il rischio di sviluppare una patologia tumorale è il dottor Franco Berrino, epidemiologo presso l'istituto nazionale tumori di Milano.

Secondo il medico, scegliere un'alimentazione sana significa non mangiare nulla di morto, per cui nel regime alimentare andrebbero privilegiati alimenti quali cereali integrali, frutta e verdura. Anche il digiuno praticato secondo certe modalità potrebbe esserci d'aiuto, con un'astensione dal cibo che dovrebbe durare 16-18 ore (saltando solo la cena), o 24-36 ore, oppure 2-3 giorni non consecutivi alla settimana.

In questi casi si parla di digiuno intermittente.

Cibi ultra-lavorati e rischio cancro

Inoltre, stando ad una recente ricerca francese pubblicata sul "British Medical Journal", un aumento del 10% dell'assunzione di cibi ultra-elaborati nella dieta ha comportato una crescita del 12% del rischio di sviluppare una patologia tumorale, e dell'11% rispetto al carcinoma mammario.

Tuttavia, come avvertono i ricercatori stessi, i risultati di questo studio vanno presi con molta cautela, in quanto non è possibile affermare con certezza che il consumo di alimenti ultra-processati possa realmente accrescere le probabilità di sviluppare il cancro. Ad ogni modo, per prudenza si consiglia di limitare il consumo di questi cibi, privilegiando ad esempio la frutta e la verdura, i cui benefici per la nostra salute sono riconosciuti da numerose ricerche.