E' in diminuzione il numero degli adolescenti che consumano Alcool e la buona notizia arriva dagli esiti di una ricerca italiana, a condurla è stato un gruppo di ricercatori dell'Università di Padova ed è stata pubblicata di recente sulla rivista "Drug and Alcool Review" . Il consumo sta calando sia in Europa sia negli Stati Uniti, grazie agli investimenti che i diversi Paese hanno stanziato in materia di benefit familiari. La paternità dello studio è degli psicologi Alessio Vieno e Gianmarco Altoè, e frutto anche di collaboratori di università canadesi ed australiane.
Ad essere monitorati sono stati gruppi di adolescenti di 24 Paesi, poiché quella fascia d'età è considerata ad alto rischio di sviluppo per problematiche correlate all'uso di sostanze psicotrope. L'alcool è la prima di queste sostanze ad essere utilizzata dai più giovani, data la facilità di reperimento e di diffusione. La precoce età e l'uso di alcool creano un mix esplosivo che predispone i giovani ad un uso futuro di sostanze psicotrope.
Alcool e l'uso precoce
L'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) avvisa che un abuso di alcool in giovane età porta a una serie di problematiche che invece non insorgono se ad accostarsi alla sostanza psicotropa sono i meno giovani. Gli adolescenti si avvicinano all'alcool per cercare nuove sensazioni o per impulsività, ma sembra che negli ultimi tempi i preadolescenti stiano abbandonando questa usanza e si astengano dall'usarlo.
Ciò dipenderebbe dalle spese sostenute dallo Stato in questi anni per aumentare i benefit per la famiglia, ovvero contributi spese per l'asilo nido e per l'assistenza generale. Lo studio ha elaborato dati ricavati dall'utilizzo di alcolici tra l'anno 2002 e il 2014 di oltre 170mila studenti di 15 anni, in Europa e Nord- America, utilizzando come fonte i dati della sorveglianza Internazionale nelle scuole e dell'Oms.
Si è così notato un aumento dell'astensione da parte dei preadolescenti che passa dal 21% al 35% , tranne che in Grecia, dove si è verificato un calo dell'astensione. I risultati sono indipendenti dal genere e dallo status sociale dei ragazzi, mentre i valori più alti evidenziati sono stati proprio quelli italiani.
Il trend italiano
In Italia si è passati da 19 a 24 astinenti su 100, e solo nei Paesi scandinavi si sono avuti valori superiori. Gli Stati in cui si sono osservati i numeri più incoraggianti sono quelli in cui la spesa statale per le famiglie e per la salute è stata maggiore. I benefit positivi abbracciano la sfera dell'infanzia, con contributi per le scuole, quella della gravidanza delle nascite e delle adozioni etc. Il risultato è un miglior rapporto tra genitori e figli, in virtù del tempo dedicato a questi ultimi, che sfocia in una bassa predisposizione a sperimentare sostanze psicotrope e di conseguenza ad evitarle anche nel corso della vita.