Sta facendo il giro del mondo la notizia di un nuovo virus mortale che in India ha già fatto 9 morti: il Nipah. L'ultimo decesso è avvenuto proprio oggi nella regione di Kerela. Si tratta di un'infermiera di 31 anni, Lina Puthusheri.
Caratteristiche del virus
Il virus indiano è all'origine di una malattia infettiva scoperta per la prima volta nel 1998 su animali domestici ed esseri umani in Malaysia e nel Bangladesh. La struttura del virus è estremamente semplice in quanto è formata da un singolo filamento negativo di materiale genetico. Gli agenti patogeni di questo tipo vengono definiti "virus RNA".
Il Nipah si forma a partire dall'acido ribonucleico, appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, e del genere Henipavirus G. Se un individuo viene infettato dal Nipah non ha scampo in quanto non esistono cure per debellare il patogeno dall'organismo. I principali sintomi sono poi devastanti: una altissima febbre colpisce il soggetto, febbre seguita poi da difficoltà nel respirare e da mal di testa. Il virus non lascia scampo in quanto non esiste un vaccino né per gli uomini né per gli animali e ha una mortalità del 75%. Il virus si può diffondere attraverso i pipistrelli della frutta e i maiali ma anche tra umani cosi come è accaduto per l'infermiera del Kerala.
L'ultimo messaggio di Lina
L'ultimo decesso è stato, infatti, quello di una giovane infermiera di 31 anni Lina Puthusheri, madre di due figli.
La donna lavorava nell'ospedale indiano di Perambra Taluk e la sua storia assume i connotati di un triste film drammatico. Prima di morire, infatti, ha scarabocchiato, con le ultime forze, un disperato messaggio al marito: "Penso di essere quasi sulla mia strada, potrei non essere in grado di vederti di nuovo, mi dispiace. Prenditi cura dei nostri bambini".
Il foglio finisce con un "Lots of love" ovvero "un sacco di amore". La ragazza lavorava proprio nel reparto dove era stato ricoverato il penultimo paziente ucciso dal virus e si pensa che il contagio sia avvenuto proprio per un contatto tra i due.
L'organizzazione mondiale della Sanità, intanto, rimane in allerta e posiziona il virus dei pipistrelli della frutta tra le dieci malattie più pericolose al mondo (all'ottavo posto).
Si esclude comunque un'epidemia. Il ministro della Sanità del Kerala, K.K. Shylaja ha dichiarato, infatti, di aver già chiesto l'intervento del governo per fronteggiare la diffusione del virus, per il quale altre otto persone sono tenute in osservazione e in isolamento in seguito all'elevato livello di contagio dell'agente patogeno.