Sono circa 40 milioni le persone che nel mondo soffrono di disturbi psichiatrici. Molti sono i casi anche in Italia. La cifra è inoltre destinata a salire: solo negli ultimi 10 anni è stato riscontrato un aumento del 3% dei casi. Numerosi studi confermano l’esistenza di una relazione tra il cattivo stato della funzione tiroidea e problemi cognitivi, riduzione delle funzioni esecutive e delle capacità di apprendimento. In particolare, la condizione di ipotiroidismo è la responsabile di alcuni disturbi neuropsichiatrici e, nei casi più gravi, può portare all’insorgenza di depressione melancolica e demenza.
Depressione e tiroide autoimmune
Studi recenti condotti dalla University of Erlangen-Nuremberg confermano che i sintomi depressivi e i disturbi d'ansia sono associati ad una condizione cronica della tiroide. Questa condizione di “tiroide autoimmune” (AIT), non consente alla ghiandola in questione di svolgere la sua normale funzione, riducendo la produzione di ormoni.
L’AIT oltre a generare un’infiammazione della tiroide, comporta significativi cambiamenti al metabolismo e all’equilibrio energetico cellulare, causando notevoli disordini interiori. I pazienti che ne soffrono (circa il 10% della popolazione) hanno affermato di aver sperimentato condizioni di instabilità emotiva, tensione ed esaurimento.
Infatti, secondo gli esperti, i pazienti con tiroide autoimmune hanno una probabilità 3 volte maggiore di sperimentare disturbi depressivi e d’ansia. Entrambi i disturbi citati possono essere fortemente invalidanti. Per quanto riguarda la patologia depressiva, nel 15% dei casi si trasforma in disturbo cronico e ci sono notevoli percentuali di ricadute (nel 50% dei casi).
La gravità di questo disturbo consiste nell'essere fortemente correlato ad altre gravi patologie, quali il disturbo di panico, fobie specifiche e disturbi alimentari.
Oltre alla depressione, un disturbo associato ad essa è il disturbo d’ansia generalizzato (GAD) che si caratterizza per la persistente preoccupazione e la tendenza a rimuginare sui fatti accaduti.
Anche in questo disturbo, uno dei fattori scatenanti sembra essere il cattivo funzionamento della tiroide, la quale porta i soggetti che ne soffrono ad esperire forme d’ansia più o meno gravi, associate alla presenza di ulteriori sintomi, tra i quali: irrequietezza, affaticamento, tensione muscolare, irritabilità e vuoti di memoria.